Il 1° maggio si è concluso nel cuore di Roma, nella chiesa di S. Maria dell’Odigitria dei Siciliani, un pezzo dell’Isola nell’Urbe, dove abbiamo partecipato alla Celebrazione dei Vespri, accolti dal Primicerio e dai nostri fratelli e sorelle che vivono o studiano a Roma.
Il 2 maggio, l’ultimo giorno per me (il giorno 3 sono stato a Trieste per la presentazione della Settimana sociale dei cattolici insieme al vescovo della Diocesi), si apre con la Santa Messa nella Basilica di san Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, presieduta da S.E. mons. Angelo Giurdanella, vescovo di Mazara del Vallo.
Poi continuano importanti incontri in Dicasteri che manifestano ancora l’attenzione del Papa per la nostra terra e l’invito a noi a pensarci isolati, ma in comunione e in rapporto alla Chiesa universale. Al Dicastero per lo sviluppo umano integrale abbiamo presentato le sfide sociali della Sicilia (ha relazionato S.E. mons. Marciante): lo spopolamento delle aree interne a causa di una crescente emigrazione dei giovani; la desertificazione dovuta al cambiamento climatico e il problema degli incendi; il problema della mafia e la scelta della Chiesa di delegittimarla; le azioni virtuose che le nostre comunità pongono in essere per promuovere l’imprenditoria, le vecchie e nuove povertà, senza trascurare quella educativa. Ma anche la situazione dei detenuti e l’uso delle risorse che diviene un “ostacolo” allo sviluppo quando non c’è una progettualità economica di largo respiro. Sono le sfide della Chiesa in Sicilia, che trova sensibile il Dicastero, particolarmente attento attraverso progetti che ci permettono di raccogliere gli inviti della Laudato sì e della Fratelli tutti.
Nel Dicastero dei laici, della famiglia e per la vita, ci hanno ricevuto il Segretario, un giovane laico, il prof. Gleison De Paula Souza e altri officiali. La relazione di S.E. mons. Fragnelli ha evidenziato le attese principali delle famiglie, alle quali gli Uffici diocesani hanno risposta attraverso un cammino creativo, che sta puntando alla spiritualità. Il dicastero ci ha esortato a dare anche attenzione alla pastorale degli anziani, che risentono tanto di solitudine, e di favorire l’incontro fra le generazioni. Il Segretario ha sottolineato che la creazione di nuovi leader non riguarda solo gli ambiti pastorali, ma anche quelli sociali, nei quali è necessaria una presenza che si prenda cura delle famiglie. Il Dicastero ci ha invitati a valorizzare le Consulte delle aggregazioni laicali, e noi siamo ben contenti di come esse operano. Importante anche una pastorale della vita, una dell’infanzia meglio strutturata, che cominci con un annuncio sulla vocazione che poi durerà per tutta la vita. È stata ribadita anche l’importanza dell’associazionismo, che permette ai laici di essere più protagonisti nella vita della Chiesa.
Nel pomeriggio del giorno 2 l’incontro con il Dicastero per la Dottrina della fede, che ci ha ricevuto nella persona del Prefetto e dei Segretari. Ha relazionato S.E. mons. Lorefice, sulla situazione della educazione alla vita cristiana, sul rinnovamento della catechesi, sull’evangelizzazione della pietà popolare, sul rispetto reciproco che si ha con le altre religioni, sul cammino sinodale. Il Prefetto ha voluto conoscere quale è la nostra situazione riguardo alla centralità dell’annuncio del kerigma nella nostra pastorale, ed è emerso come esso sia oggetto del nostro discernimento nel cammino sinodale; è stato sottolineato da molti vescovi come l’arte, così ricca nella terra di Sicilia, possa divenire un veicolo per l’annuncio della fede.
La giornata si è conclusa con la visita al Dicastero per la Cultura e l’Educazione, con la presenza del cardinale prefetto, dei segretari e officiali dei quali ci piace ricordare la presenza di p. Antonio Spadaro sj e di mons. Pepe di Caltagirone. Ha relazionato S.E. mons. Schillaci, evidenziando la grande cura che si ha nei confronti della scuola e della promozione delle istituzioni culturali. Sono emersi tanti aspetti positivi che rilevano una grande vivacità culturale, come anche il desiderio di qualificare meglio gli studi teologici. Il Dicastero ci ha illustrato anche il percorso che si sta facendo per la riforma degli Studi accademici di teologia, che investe tutta l’Italia. La soddisfazione del cardinal Tolentino sulla vivacità culturale, ci ha confortato e ci sprona a lavorare perché anche tutto il territorio isolano, siano soggetto della pastorale della cultura e della educazione. Viva soddisfazione c’è stata anche per il lavoro che molti laici cattolici svolgono nel mondo dell’educazione e dell’Università.
La giornata si chiude a Santa Maria in Trastevere, con la preghiera con la comunità di Sant’Egidio e la cena nella sede centrale della comunità, molto presente in Sicilia.
Ciò che si vive in Sicilia, si vive in tutto il mondo: si evangelizza, si testimonia il Signore, si ha cura delle povertà. È il volto di una Chiesa esperta in umanità, che in questi giorni della visita ad limina si è sentita in cammino con la Chiesa universale. La Chiesa vuole continuare ad annunciare Cristo luce delle genti e ad essere segno e strumento dell’intima unione con Dio di tutto il genere umano (cf. Lumen gentium 1).
In questa missione ci siamo sentiti confermati e invitati ad andare avanti, sicuri della benedizione del Papa e del sostegno dei suoi collaboratori.
(fonte Prospettive – lettera di Mons. Renna