Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
San Gregorio Magno
Letture: Col 1,15-20; Sal 99; Lc 5,33-39
Riflessione biblica
“Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno” (Lc 5,33-39). Storicamente, queste parole alludono all’usanza cristiana del “digiuno del Venerdì e Sabato”, giorni del ricordo della passione, morte e sepoltura di Gesù.
Lettura esistenziale
La novità evangelica portata da Cristo consiste nella rivelazione del volto misericordioso del Padre. Questa novità è capace di rinnovare completamente la nostra vita e di renderci capaci, a nostra volta, di usare misericordia verso il nostro prossimo e di amare persino i nostri nemici.
Gesù è il più grande rivoluzionario della storia, Nella storia dell’umanità nessuno ha mai pronunciato parole più rivoluzionarie di queste: “Amate i vostri nemici” (Lc 6,27). Parole che, prima di tutto ha vissuto e incarnato e poi ha pronunciato Nostro Signore Gesù Cristo. Ed ha concesso anche a noi la grazia e la capacità di viverle, di metterle in pratica.
Ma se siamo sinceri, dobbiamo ammettere che talvolta noi non riusciamo ad amare nemmeno chi ci ama ed invece di essere grati, disprezziamo e feriamo anche chi ci vuol bene. Se non riusciamo ad amare nemmeno quelli che dovremmo amare, come riusciremo ad amare perfino i nostri nemici? Questo non è solamente “difficile”, ma semplicemente “impossibile” se cerchiamo di realizzarlo con le nostre forze. È invece un “dono” di Dio, un dono da chiedere, un dono da accogliere.
Sono certa che quelle braccia che Gesù ha spalancato sulla Croce non le ha più chiuse: e in Cielo ci sta aspettando con le braccia aperte, per accoglierci e abbracciarci, solo se noi lo vogliamo. Solo se noi apriamo il cuore al Suo Amore e lasciamo cadere tutte le barriere dell’odio, dell’egoismo, del rancore, della vendetta, perché trionfi l’Amore, il Suo Amore.
Questa vita è breve, molto breve. Prima o poi arriverà per tutti il momento di chiudere gli occhi su questa terra e di aprirli nell’altra vita ove riceveremo la ricompensa eterna per tutte le azioni che abbiamo compiute in questa vita, sia in bene che in male.
Non sappiamo quanto tempo ci rimane ancora da vivere, non rimandiamo la nostra conversione a domani perché il futuro non ci appartiene. Quello che ci appartiene, invece, è il momento presente. Viviamolo colmandolo di amore.