Denuncia e speranza. Vescovi sempre più in prima linea nella lotta alle mafie, dal Nord al Sud. Venerdì il messaggio del presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti e domenica all’Angelus le forti parole di Papa Francesco in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promosso da Libera.
Contemporaneamente tantissimi interventi, messaggi video, veglie di preghiera, che hanno visto la diretta partecipazione dei Pastori italiani, e di decine di diocesi, soprattutto nei territori più difficili. Come per la veglia di preghiera nella Chiesa Cattedrale di Palermo, alla quale ha partecipato l’arcivescovo, Corrado Lorefice.
“Questo luogo oggi diventa oltremodo significativo perché custodisce anche tutta la durezza della sofferenza che portiamo nel cuore quanti siamo direttamente coinvolti dalla violenza omicida mafiosa: oltre ai familiari e ai parenti delle vittime di mafia qui c’è l’intera famiglia cittadina. Vorrei esprimere questo concetto con assoluta chiarezza: “ci siamo”, “siamo qui”, perché la Chiesa palermitana in questo luogo custodisce le spoglie del Beato Pino Puglisi, nostro intimo parente, confratello nel sacerdozio, fratello in Cristo”. Ha poi ricordato le parole di Giovanni Paolo II e di Papa Francesco che, rivolgendosi ai mafiosi, li hanno invitati alla conversione. “Che sia questo il messaggio che arriva con forza, con energia, a maggior ragione in questo luogo; e noi dobbiamo chiedere la conversione – con forza nella verità della nostra coscienza e del Vangelo – a quanti sono operatori del male”.