Si è svolta presso la Sede di Palermo la Sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana, presieduta da Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale. Come riferito dal sito della CESI (www.chiesedisicilia.org), nel corso dei lavori, su richiesta di Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, i Vescovi riuniti hanno dato parere favorevole circa l’avvio della Causa di Beatificazione di fra’ Gregorio (Matteo) La Grua Frate Minore Conventuale, conosciuto come Padre Matteo, dalla cui morte, il prossimo 15 gennaio, ricorrono undici anni.
«Una grande gioia – dichiara Salvatore Martinez, Presidente nazionale del RnS -, pervade il mio cuore e quello della grande famiglia del Rinnovamento alla notizia che ci giunge dai Vescovi di Sicilia. Ho avuto il privilegio, per tanti anni, di evangelizzare in coppia con p. Matteo e so come la sua fama di santità sia radicata e viva tra la gente, non solo d’Italia. Pochi uomini ho incontrato nella mia vita che sapessero coniugare, come lui, santità di pensiero, santità di parola, santità di vita in ossequio alla regola francescana, santità di ministero in sottomissione allo Spirito Santo e ai Suoi carismi. Il giorno delle esequie, a Palermo, in Cattedrale, 11 anni or sono, così io volli esordire nel commiato a P. Matteo: “qui dinanzi a noi giace un santo, che presto la storia venererà come un santo”. Un applauso senza sosta si levò spontaneo dall’assemblea, coinvolgendo tutti, a partire dal Cardinale De Giorgi che officiava, dai Vescovi e dai Sacerdoti presenti. L’1 luglio del 2022, in occasione del Giubileo d’Oro del RnS, il Consiglio Nazionale volle portarsi a Palermo per rendere omaggio a uno dei “patriarchi” del RnS in Italia. E nel Centro Diocesano “Gesù Liberatore”, voluto da P. Matteo a Palermo Margifaraci, abbiamo onorato la Cultura della Pentecoste sulla testimonianza della carità offerta all’indirizzo dei poveri da questo umile e potente sacerdote. Preghiamo lo Spirito, perché nella comunione dei santi abbiamo a conservare viva e operosa la memoria di p. Matteo. Prima di morire mi promise: “Continuerò a lavorare con Te dal Cielo”. Lo sta già facendo, lo farà ancora per il bene della Chiesa, per la salvezza delle anime, per la diffusione del Vangelo, per l’avanzamento del RnS».