Proseguono le attività di operatrici ed operatori, volontarie e volontari della Croce rossa italiana a Lampedusa. A fronte degli arrivi che si stanno verificando nella giornata di oggi, il presidente della Cri, Rosario Valastro, invita a guardare oltre le cifre. “I numeri sono importanti ma lo sono ancor di più le vite delle persone migranti che partono da lontano per raggiungere le nostre coste – dichiara in un video da New York, dove sta seguendo i lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite -. Dietro la scelta di un viaggio, a volte disperato, reso difficile dalla distanza, da condizioni meteo proibitive, ci sono gravi crisi dei nostri giorni. Crisi sociali, economiche, sanitarie, climatiche, guerre. I media spesso ci impongono la logica dei numeri, dei flussi, dei fenomeni, delle emergenze, mettendo in secondo piano le ragioni di queste pericolose traversate, le condizioni che spingono migliaia di persone ad abbandonare la propria terra e i propri cari, le proprie radici”.
“Non tutti riescono a portare a termine il loro viaggio. Il mare troppo spesso spezza le imbarcazioni con le quali donne, uomini, bambine, bambini, in alcuni casi neonati, sperano di arrivare nel nostro Paese e di vivere una nuova vita. Quella stessa vita viene loro portata via e, con essa, ogni presente e ogni futuro – prosegue Valastro -. Non parliamo di numeri ma di vite, lo ripeto, di persone fatte di cuore, di sogni, persone come noi per le quali essere nati in un posto del nostro pianeta dove ci sono carestie, conflitti, malattie, pregiudizi e violenze non può e non deve essere una colpa. Aiutiamole a credere che avere un domani in cui la propria dignità umana sia rispettata, riconosciuta, tutelata è possibile. Serve uno sforzo globale per questo. Nessuno, da solo, può fare la differenza. Ma tutti, insieme, sì, possiamo farlo. I cuori e le braccia di quanti accolgono quotidianamente le persone migranti in ogni angolo del pianeta – ha aggiunto – siano capaci di trasmettere loro che tutto ciò è vero, che l’umanità non è in dubbio né in discussione, che avere un futuro dignitoso è possibile. A prescindere dai numeri”.
“Le operatrici e gli operatori, le volontarie e i volontari” della Cri “nei porti e nei centri in cui prestano servizio, fanno questo. Hanno davanti a loro migliaia di vite, migliaia di storie fatte di difficoltà, pericoli, condizioni sanitarie, sociali ed economiche al limite dell’immaginabile. Non ci sono numeri ma solo donne, uomini, bambine, bambini, neonati da aiutare, davanti ai quali un sorriso, l’amore di un gesto, fanno la differenza nel tenere viva la speranza che l’oggi sarà migliore di ieri, senza pericoli, senza sofferenza, con la dignità che ciascuno di loro deve vedere rispettata”, conclude Valastro.