• 22 Novembre 2024 0:28

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi E suor Cristiana Scandura

Martedì della Settimana Santa

Letture: Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38

Riflessione Biblica

“Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà” (Gv 13,21-33.36-38). Brutta cosa il tradimento! Gesù lo esperimentò e ferì il suo cuore. Ci fu quello di Giuda: travolto dall’ingordigia del denaro, ingannò se stesso e gli altri, facendosi paladino dei poveri: “Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri? Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro” (Gv 12,4-6). Com’è vero: “Per amore del denaro molti peccano” (Sir 27,1). Di più: “Quelli che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione. L’avidità del denaro è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti” (1Tm 6,9-10). gesu-3-300x184 Uno di voi mi tradiràPovero Giuda, deluso dalla sua ingordigia, tradì il Signore: “Ho peccato, ho tradito sangue innocente” (Mt 27,3-4). C’è il tradimento di Pietro: generoso a parole, ma fragile nel tradurle in fatti. E il gallo cantò: pianse amaramente e il suo cuore sobbalzò quando il suo Maestro per tre volte gli chiese: “Pietro, mi ami tu” (Gv 21,15-17). C’è il tradimento dei discepoli: si guardavano spesso con sospetto gli uni gli altri, invece di usarsi misericordia e comprensione: “con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi” (Mt 7,2); spesso magari usiamo violenza per difendere verità e giustizia, dimenticando la parola di Gesù: “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno” (Mt 26,52). Molti di noi fuggono, perché non sappiamo seguire Gesù nella via dell’umiliazione e dell’accettazione della volontà di Dio.

Lettura esistenziale

ultima-cena-203x300 Uno di voi mi tradirà«In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà» (Gv 13, 21). Il Vangelo odierno sottolinea il dramma che sta per scatenarsi, dramma che comincia con il tradimento di Giuda e che si concluderà con la Crocifissione di Gesù. Nel vangelo di Giovanni la figura di Giuda è fin dall’inizio presentata come ispirata dal male. Al termine del discorso sul pane di vita (Gv 6, 71) Gesù dice ai discepoli: “Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo! Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici”. E nell’episodio dell’unzione di Betania è Giuda a protestare per lo spreco dell’unguento profumato usato dalla donna per ungere Gesù. All’inizio del capitolo Giovanni aveva notato che “già il diavolo aveva messo in mente a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo” (13, 2). Nell’episodio della cena, infine, Giuda riceve da Gesù un boccone intinto, cioè arriva a violare, tradendo il suo commensale, le norme sacre della convivialità. Nel brano evangelico di oggi, Giovanni porta al culmine la tragedia di Giuda, notando che quando esce dal cenacolo è “notte” (13, 30). La notte è con ogni evidenza immagine delle tenebre del male, dell’oscurità in cui opera il maligno. Ma al di là della vicenda personale di Giuda, a Giovanni preme mettere in scena lo scontro tra la luce e le tenebre. Offrendo il boccone intinto a Giuda, Gesù fa un gesto estremo di amore, per convincerlo a tornare indietro e non tradire. Ma, preso il boccone, Giuda esce per recarsi dai capi dei Sacerdoti e consegnare Gesù. L’evangelista annota: “Ed era notte”. Non è solo un’indicazione temporale, ma anche spirituale. Il cuore di Giuda è avvolto nelle tenebre, pur essendo così vicino a Colui che è la Luce del mondo. Abbiamo mai fatto la triste esperienza di rifiutare la luce di Dio? Ebbene, finché abbiamo tempo, torniamo sui nostri passi e affidiamoci alla misericordia di Dio.