Un insegnamento per essere liberi

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario

Letture: Col 1,21-23; Sal 53; Lc 6,1-5

Riflessione biblica

“Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?” (Lc 6,1-5). Il Sabato è giorno di festa, è il giorno del Signore: “Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete” (Lev 23,3). La tradizione giudaica, antica e moderna, ha sempre osservato tale comando del Signore: esso è l’ordinamento centrale del vivere giudaico, per questo, ha stabilito anche quali lavori si potevano fare e quale no: ne enumerò ben “40 meno uno”. grano-300x214 Un insegnamento per essere liberiTra questi, l’arare e il seminare, raccogliere e legare i covoni, trebbiare e macinare il frumento, impastare e cuocere il pane. Forse, con molto legalismo, si può far rientrare l’azione dei discepoli di “strappare e sfregare le spighe” nel termine “raccogliere”. Com’è vero: “La lettera uccide, lo Spirito invece dà vita” (2Cor 3,6). Lo Spirito di Dio ha dato la legge per l’uomo, non per condannarlo, ma per renderlo libero e farlo camminare per la salvezza. Bene disse Gesù: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!” (Mc 2,27). Ma c’è di più: c’è la legge della misericordia, che non giudica secondo le apparenze, ma viene incontro ai bisogni del fratello o sorella. Per questo, sta scritto: “Non dite male gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o giudica il suo fratello, parla contro la Legge e giudica la Legge. E se tu giudichi la Legge, non sei uno che osserva la Legge, ma uno che la giudica. Uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e mandare in rovina; ma chi sei tu, che giudichi il tuo prossimo?” (Gc 4,1112). E ancora: “Tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, e ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio” (Rom 14,10.12). E Gesù, “Signore del sabato”, ci ha insegnato a non giudicarci a vicenda (Mt 7,1-2), ma ad “amarci a vicenda come lui ci ha amato” (Gv 13,34-35).

Lettura esistenziale

“Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato” (Lc 6,5). Si respira una grande libertà di spirito in queste parole pronunciate da Gesù. Così dovrebbe essere il Cristiano: un uomo libero, ma della libertà portata da Cristo. Questa libertà altro non è altro che la libertà dell’amore.

Com’è bello essere cristiani! È come trovarsi su un’alta montagna dove si respira a pieni polmoni aria pulita. La nostra preghiera di lode dovrebbe trovare motivi inesauribili per ringraziare e benedire il Signore perché “Dio ha abbondantemente riversato la sua grazia su di noi con ogni sapienza e intelligenza” (Ef 1,8). Il rischio talvolta è di non coglierla e piuttosto che ringraziare, invece, lamentarci e brontolare.

Quante volte durante il giorno rivolgiamo al Signore una piccola, semplice, spontanea lode? Educhiamoci alla lode, al ringraziamento, a benedire Dio per il dono della vita e per tutti gli altri doni di cui ogni giorno ci ricolma (anche per un bicchiere di acqua fresca che ci disseta, non l’ha forse creata Lui l’acqua?).

Dio ti ha scelto, mi ha scelta, per annunciare con la vita le opere meravigliose del Suo Amore, chiediamogli la grazia di potergli rendere questa testimonianza: tutto in noi parli di Lui: i nostri occhi, le nostre mani, il nostro cuore.

Chiediamogli cioè il dono di poter guardare il nostro prossimo con i Suoi occhi, di poter compiere con le nostre mani opere di amore, gesti di accoglienza, di tenerezza, di servizio e, infine, di poter amare tutti con il Suo Cuore, non nutrendo astio o rancore nei confronti di nessuno, ma come Dio ci ama e ci usa misericordia, così facciamo a nostra volta, con il Suo aiuto e con l’aiuto della Vergine Maria, Madre di tenerezza infinita, umile Figlia di Sion, specchio che riflette l’Eterno, raggio dell’eterna Luce. Amen!

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