• 22 Novembre 2024 21:24

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Un insegnamento nuovo, dato con autorità

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santa Lucia

Letture: Nm 24,2-7.15-17; Sal 24;  Mt 21,23-27

Riflessione biblica

“Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?” (Mt 21,23-27). Non è una scappatoia: la domanda di Gesù vuol mettere in rilievo la continuità storico-salvifica tra la predicazione di Giovanni e la sua predicazione. gesu-4 Un insegnamento nuovo, dato con autoritàEgli non ha bisogno di essere riconosciuto “dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo”, egli ha una testimonianza superiore a qualsiasi altra testimonianza umana: “Io ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto” (Gv 5,36-37). Ad essa si aggiunge persino la testimonianza degli “spiriti impuri”: “Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: Tu sei il Figlio di Dio!” (Mc 3,11). E la gente commentava: “Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!” (Mc 1,27). In verità, Gesù non ha bisogno di essere riconosciuto, ma di essere accolto nella fede come colui che ci porta la salvezza di Dio: “Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1,10-13). giovanni-battista1-300x210 Un insegnamento nuovo, dato con autoritàGesù non cerca di essere accreditato dagli uomini, ma di essere accolto e testimoniato con la vita: “Giovanni disse: Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lui deve crescere; io, diminuire” (Gv 3,27-28.30). La conseguenza è chiara: “Come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie” (Col 2,6-7). Riflettiamo bene: “Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto” (Mt 10,41) Ma chi accoglie Gesù, “riceverà in eredità il Regno di Dio” (Mt 25,34).

Lettura esistenziale

vangelo-7-300x188 Un insegnamento nuovo, dato con autorità“Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5, 12a). Celebrando Santa Lucia, così come qualsiasi altro Santo o Santa, in verità è la santità di Dio che celebriamo. Tutte le beatitudini citate nel Vangelo odierno si realizzano compiutamente nella Persona di Gesù.

La Bibbia parla spesso della santità di Dio, che si manifesta nella sua perfezione d’amore. Dio è il Santo, il totalmente Altro ma, ci rivela la Scrittura, Egli desidera fortemente condividere la sua santità con noi. Dio ci vede già santi, vede in noi la pienezza che noi neppure osiamo immaginare, accontentandoci spesso di vivere nella mediocrità. Scriveva un grande letterato francese: “Non c’è che una tristezza, quella di non essere santi.” Com’è vero! In ciascuno di noi esiste l’anelito alla santità, cioè al raggiungimento della pienezza dell’amore, che si esprime nella mitezza, nell’operare per la pace, nella povertà di spirito, nella misericordia, nell’accogliere le persecuzioni con gioia, per amore di Cristo, nella purezza del cuore, ecc. Se ascoltiamo e assecondiamo questo anelito alla santità saremo pienamente felici e realizzati.

I santi non sono dei solitari: ma persone che, dopo avere fatto esperienza di Dio, non hanno che un desiderio: quello di condividerla con noi. I santi non sono persone fuori dal comune, ma uomini e donne come noi, che hanno creduto nel sogno di Dio. Non sono persone che non sbagliano mai, ma che hanno il coraggio di ricominciare, dopo avere sbagliato. Vogliamo provarci? Del resto Dio è dalla nostra parte.

(foto SiracusaOggi)