Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Giovedì della II settimana di Pasqua
Letture: At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36
Riflessione biblica
“Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura”. Sono parole, che infondono gioia, sicurezza interiore, pace nel cuore. Gesù ci dona due doni preziosi per la nostra vita spirituale: le parole di Dio e lo Spirito Santo. Non sono doni di questa terra, ma vengono dall’alto, dalla sapienza infinita di Dio, che ha conquistato la nostra mente e il nostro cuore: “Tra coloro che sono perfetti parliamo di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria” (1Cor 2,6-7). Parliamo di “Gesù, il quale è per noi sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione” (1Cor 1,30). Egli, non solo è stato mandato da Dio, ma proviene da Dio: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’han-no vinta” (Gv 1,1.4-5).
Lettura esistenziale
È proprio vero che “se l’amore non è eccessivo, non è amore” (E. Ronchi). Il regalo è un mezzo per esprimere l’amore che si nutre verso un’altra persona. Se il dono è segno e veicolo dell’amore e Dio dona senza misura, è certamente perché Egli ci ama senza misura. Nei Vangeli è raccontato un bel gesto di amore fino allo “spreco” compiuto da una donna che spezza il proprio vasetto di alabastro, contenente del nardo preziosissimo, per ungere i piedi di Gesù, riempiendo così di profumo tutta la casa (cfr Mc 14, 3-9).
Il nostro modo di amare è calcolato: “fin qui e non oltre”, oppure siamo capaci di amare allo stesso modo di Dio? Se lo siamo è per opera dello Spirito Santo, se non lo siamo ancora, chiediamolo con insistenza e ci sarà donato. Dio non attende altro. Lui che ci ha insegnato a bussare, cercare e chiedere con fede, non tarderà ad esaudirci (cfr Lc 11, 9).