Un bambino particolare che da grande perderà la testa per amore

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Natività di San Giovanni Battista

Letture:  Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26;  Lc 1,57-66.80

Riflessione biblica

“Che sarà mai questo bambino? E davvero la mano del Signore era con lui” (1,57-66.80). A differenza degli altri Santi, oggi festeggiamo la nascita di Giovanni Battista, di cui Gesù disse: “Fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni Battista” (Mt 11,11). giovanni-battista-2-300x225 Un bambino particolare che da grande perderà la testa per amoreGrande Giovanni, il profeta ricolmo di Spirito: “Molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio” (Lc 1,15). Il testimone di Gesù per preparare la via del Signore e gridare che in Gesù “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,4.6). Fu testimone luminoso di Gesù: “Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui” (Gv 1,6-7). Testimone verace: accolse Gesù con gioia per crescere pienamente in lui: “L’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3,29-30). Testimone umile, che non si arrogò titoli: “Perché tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta? Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo” (Gv 1,25-27). Nonostante ciò, egli battezzò Gesù e divenne testimone della sua divinità: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio” (Gv 1,32-34). Predicò la conversione e “il battesimo di pentimento per la remissione dei peccati”, preparando così la via del Signore: “E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati” (Lc 1,76-77). Seguiamo l’esempio di Giovanni: innamoriamoci di Gesù fino a perdere la testa per lui, accogliamolo nel nostro cuore e lasciamo agire in noi il suo Spirito, per essere anche noi “profeti del Signore e annunciatori di salvezza”.

Lettura esistenziale

“All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio” (Lc 1, 64). Il tempo di silenzio vissuto da Zaccaria gli è servito, a quanto pare, per aprirsi a Dio, per conoscerlo più a fondo e in verità. Zaccaria era Sacerdote, officiava nel tempio, nella sua vita aveva lungamente pregato Dio che gli concedesse il dono di un figlio, ma era ormai giunto alla vecchiaia, insieme alla moglie Elisabetta, e si era ormai rassegnato a morire senza lasciare discendenza. Quando perciò gli appare l’Angelo e gli annuncia che la sua preghiera era stata finalmente accolta ed esaudita, esita a crederci. Detto tra noi, non aveva mica tanto torto il povero Zaccaria. Visto che Dio aveva comunque in progetto di operare un miracolo, non poteva anticiparlo di qualche anno? Questo miracolo però, che giunge proprio nella vecchiaia di questa santa coppia, ci svela il modo di agire di Dio: dove tutto, nella nostra vita, sembra parlare di vecchiaia, declino e morte, Dio porta vita, rinnovamento, allegria.

Dio è Colui che rinnova la nostra vita, che apre strade nel deserto, che cambia in vino la nostra acqua, che ci fa risorgere gloriosi dalla cenere, perché più grande è la lotta più gloriosa è la vittoria. La vita cambia quando ci si incontra con l’Amore. L’Amore è Dio e l’Amore viene da Dio, ma Egli si serve anche di noi per mediare il Suo Amore.

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