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Tratta. Don Di Noto: “Un business in continua crescita in rete”

Diilsycomoro

Lug 30, 2021

L’attuale pandemia da Covid-19, con le conseguenti ripercussioni nell’aumento della povertà e della precarietà della fragile umanità e le restrizioni imposte in molti Paesi, ha permesso ai criminali di trasformare ulteriormente la tratta di esseri umani in un business in continua crescita su Internet, riducendo la possibilità per le vittime (spesso troppo piccole di età) di fuggire e di chiedere aiuto”. Lo denuncia don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, in occasione della Giornata mondiale contro la tratta.

“Internet è una delle strade principali dove oggi si adescano i bambini, si reclutano: sia per la prostituzione sia per il traffico di organi o per il lavoro forzato. Il sorprendente silenzio sulle vicende della tratta, il silenzio connivente e particolarmente odioso è dovuto o alla sottovalutazione o all’ignoranza del fenomeno”, secondo don Di Noto, per il quale “le nuove tecnologie sono degli alleati per la tratta delle persone”.

Don Fortunato ricorda: “La tratta di esseri umani sta prosperando su Internet e solo una efficace collaborazione tra gli Stati, insieme con la società civile e il settore privato, può arginare uno dei fenomeni dove la criminalità e la cyber criminalità si è organizzata nei suoi più alti gangli di ramificazione in tutto il mondo e anche nel web conosciuto, nel deep o dark web”.

Il presidente di Meter spiega: “Il cyber crime è un fenomeno complesso e i reati informatici traggono vantaggio dalle possibilità offerte da Internet e include molteplici reati, a partire dalle reti di pedofilia che alimentano il traffico di bambini per scopi di sfruttamento sessuale”.
Di fronte al dramma della tratta, il sacerdote invita a “comprendere e agire. Le alleanze ci sono. Una rete di uomini e donne di buona volontà, con particolare attenzione delle ‘religiose e religiosi’, sacerdoti e laici impegnati nelle diocesi dove il problema è molto sentito e presente, offre una via di salvezza, una storia di libertà. Il nostro impegno deve continuare”.