Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero
Seconda Domenica del Tempo Ordinario
Letture: Is 49,3.5-6; Salmo 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Terminate le feste natalizie, la Chiesa ci introduce oggi nel ciclo più lungo dell’Anno liturgico: il Tempo Ordinario. In questo tempo siamo tutti chiamati a seguire Cristo nella quotidianità di ogni giorno. Il Vangelo di questa domenica qualifica Giovanni (il Battista) come il “presentatore” del Messia e invita tutti i suoi discepoli a porsi al seguito di Gesù.
“Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele”. (vv.29-31)
Papa Francesco afferma: «Testimoniare Cristo è l’essenza della Chiesa che, altrimenti, finirebbe per essere solo una sterile «università della religione» impermeabile all’azione dello Spirito Santo». E ci provoca: «Com’è la mia testimonianza? Sono un cristiano testimone di Gesù? Sono fecondo perché do testimonianza o rimango sterile perché non sono capace di lasciare che lo Spirito Santo mi porti avanti nella mia vocazione cristiana?».
Buona domenica e buona riflessione, cari amici!