• 20 Settembre 2024 0:04

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

“L’apporto di una Teologia dal Mediterraneo per la costruzione di un futuro di pace” è il titolo del Laboratorio internazionale di approfondimento transdisciplinare e sistematico, organizzato dalla Facoltà teologica di Sicilia dal 24 al 26 giugno prossimo, a Palermo.

Così spiega il Preside della Facoltà, don Vito Impellizzeri:

Nel 2019 a Napoli, papa Francesco ha lanciato la proposta di una teologia mediterranea che si lasciasse provocare dalla ricchezza e dal dramma di questo “mare del meticciato” come lui stesso lo ha definito. Ne è nato un lavoro in rete tra teologi e teologhe delle cinque sponde del Mediterraneo con la costituzione della Rete teologica Mediterranea e, lo scorso anno a Marsiglia, la pubblicazione del Manifesto per una teologia dal Mediterraneo. La riflessione teologica vuole essere pienamente parte dell’impegno della Chiesa per la costruzione di un Mediterraneo di pace ed è dentro il cammino che ha portato da Bari a Firenze e poi a Marsiglia nella tessitura della comunione tra le chiese del Mediterraneo e con quanti si spendono a diverso livello perché questo mare, da spazio di conflitti e di tensioni globali, diventi un “mare di fraternità”.Dal 24 al 26 giugno la Rete Teologica Mediterranea si ritroverà a Palermo per continuare a costruire insieme una riflessione teologica e transdisciplinare che parta dall’ascolto e abbia a cuore il dialogo, perché “Dio è dialogo e il dialogo è il luogo di Dio”; per individuare strade di pace e di giustizia, nella comprensione delle diverse situazioni contestuali culturali e religiose lungo le sponde del Mediterraneo. Una riflessione che abbia il respiro spirituale e mistico, il desiderio di Dio, divenendo così esperienza teologale di quella forza performativa della Rivelazione che la teologia riconosce, in quanto essa stessa soggetto di fede e di sequela della Pasqua del Risorto e del dono del Suo Spirito. A Palermo, nella Facoltà Teologica di Sicilia, giungeranno teologhe e teologi, ma anche ricercatori di diverse discipline, più di 60, da tutto il Mediterraneo: Egitto, Marocco, Israele, Libano, Turchia, Croazia, Bosnia, Romania, Malta, Francia, Spagna, Italia. Saranno con noi anche l’arcivescovo di Marsiglia il cardinale Jean Marc Aveline, l’arcivescovo di Palermo mons. Corrado Lorefice, l’arcivescovo di Bari mons. Giuseppe Satriano, l’arcivescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti.

  • Il primo giorno servirà per la ripresa teologica delle narrazioni condivise nel percorso di quest’anno: i nodi, le categorie, i criteri per una teologia della pace che muova dai vissuti dei popoli e dei contesti mediterranei. In serata avremo anche la presentazione del libro di C. Monge e G. De Simone La misura mediterranea dell’umano.
  • Il secondo giorno sulla via del “tra” per la costruzione della pace, interverranno Francois Jullien, Mauro Ceruti e Piero Coda. Il pomeriggio avremo dei laboratori esperienziali transculturali e la presentazione del libro di M. Naro Le protagoniste est l’étreinte.
  • Il terzo giorno invece lavoreremo su una via per strutturare ulteriormente anche a livello giuridico questa rete di interfacoltà e centri culturali, ma anche sulle prospettive, gli impegni futuri, le collaborazioni e le sinergie che si aprono sul territorio. Raccoglieremo il tutto con un messaggio di pace dal Mediterraneo.

Per informazioni più dettagliate si può visitare il sito RTMed o contattare la Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo.