• 22 Novembre 2024 7:56

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Siracusa, 70° Lacrimazione della Madonna. Card. Dziwisz ricorda il dramma della guerra e dei migranti

“La Madonna ancora piange, perché vede questi figli, cattolici e non cattolici, uomini che soffrono. E anche questa Madonna grida nella società europea e non solamente: aiutate questi poveri che cercano di salvarsi, cercano una vita migliore”. Lo ha detto il card. Stanisław Jan Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia, che ha presieduto ieri sera la celebrazione eucaristica nell’ultimo giorno dei festeggiamenti per il 70° anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa nel santuario.

La Lacrimazione di Maria avvenne a Siracusa dal 29 agosto al 1° settembre 1953, in via degli Orti di San Giorgio 11, nell’abitazione di due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusto. La Lacrimazione si ripeté almeno 58 volte.

Il card. Dziwisz ha ricordato “il ripetersi del dramma dei tanti profughi che periscono nelle acque del Mediterraneo. Ella stessa piange sulla loro sorte, ma consola anche coloro che ne subiscono la morte. La Madonna delle Lacrime asciuga le lacrime di chi ha trovato in Europa le condizioni per una vita dignitosa. Oggi, una croce particolare del nostro continente europeo è la guerra in Ucraina. I nostri fratelli e sorelle che vivono in territorio ucraino sono diventati vittime dell’aggressione russa. Questa terra viene loro sottratta, come pure il loro diritto alla vita, alla loro cultura e alla loro lingua”.

Ma il cardinale ha sottolineato anche il rapporto delle lacrime con la Polonia e San Giovanni Paolo II: “I polacchi sono molto uniti a questo miracolo delle lacrime della Madonna perché è avvenuto quando la Chiesa in Polonia era molto perseguitata dal comunismo staliniano, quasi tutti i vescovi sono stati perseguitati, anche tanti preti. Le lacrime della Madonna di Siracusa erano un aiuto per sopportare tutto questo”.

Il card. Dziwisz stamane ha celebrato nella Casa del Pianto dove nel 1953 da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane. “Il pianto di Maria è luminoso perché getta un fascio di luce sulle nostre coscienze. Queste Lacrime sono più eloquenti delle parole. Sono Lacrime materne, versate anzitutto perché gli uomini hanno voltato le spalle all’amore di Dio. Quando si perde Dio, si perde il senso della vita, si perde ciò che di umano c’è nell’uomo” ha concluso il cardinale Dziwisz. Oggi pomeriggio alle ore 17.30 al Centro convegni del santuario è prevista la testimonianza del Cardinale Stanislaw Jan Dziwisz, che farà rivivere, attraverso i suoi ricordi, il viaggio che l’ha portato a Siracusa.