• 1 Novembre 2024 2:23

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La preparazione di un atto destinato alla COP 29 e l’inizio di un Corso di Alta Formazione: l’abbazia di San Martino delle Scale diventa centro di riflessione e fulcro didattico delle sfide e delle opportunità che l’“ecologia integrale” offre per rispondere alla crisi della sostenibilità. È questo il tema che torna a fare convergere nella prestigiosa sede martiniana ricercatori e docenti, responsabili di enti e istituzioni di settore, giornalisti, presidenti e rappresentanti degli ordini professionali e rappresentanti delle religioni.

A chiamarli a raccolta la Fondazione Giuseppe Benedetto Dusmet, la quale da un lato ripercorre le tappe che l’hanno portata nel cuore della scorsa COP, al centro del Padiglione Italia, e dall’altro, in stretta collaborazione con l’Osservatorio Laudato Si’ (OSL) della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana, dà via concretamente ad un progetto condiviso  didattico-formativo sull’ecologia integrale in seno alla “Scuola di formazione all’impegno socio-politico di cooperazione e sviluppo del Mediterraneo” della Fondazione. Entrambi gli aspetti dell’appuntamento di promosso anche con la collaborazione dell’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza episcopale siciliana, mirano a “promuovere la formazione di competenze e professionalità di fronte alle molteplici sfide e a nuove conflittualità che la Regione Mediterranea deve affrontare, quali i cambiamenti climatici, la crisi economica e quella ambientale”.

Per la COP 29, il Convegno apre un dibattito con gli ordini professionali e il mondo della fede che porterà alla firma di un documento che impegnerà i sottoscrittori ad una “azione concreta ed efficace per contrastare realmente la crisi climatica globale”. Sarà questo atto a raggiungere il Padiglione Italia.

Per quanto riguarda invece il Corso di Alta Formazione “Ecologia integrale: sfide ed opportunità per rispondere alla crisi della sostenibilità”, il convegno sarà sessione di apertura dettata da relatori di alto livello provenienti da Centri accademici, Istituzioni pubbliche, Organizzazioni internazionali, enti privati e di ricerca. Si svilupperà poi in 10 moduli, ciascuno di 4/6 ore in presenza o da remoto.

Per la Fondazione Dusmet “con l’evento del 26 ottobre 2024 si vuole porre attenzione particolare è stata da sempre rivolta all’invito di Papa Francesco a ripensare l’economia, la politica, l’educazione, per sviluppare nuovi modelli di crescita e di progresso inclusivi, solidali e integralmente sostenibili idonei a superare la povertà e le disuguaglianze, le crisi ecologiche e socio-economiche della ricostruzione di un mondo più giusto nell’era post-pandemica”.

All’incontro, moderato dal direttore de L’Osservatore romano, Andrea Monda, interverranno, tra gli altri: la senatrice Daniela Termullo; l’europarlamentare Marco Falcone; mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo; Mustafa Ceric, gran mufti emerito dell’Europa orientale; Paolo Patricolo, vicario per la Sicilia dell’arcidiocesi ortodossa d’Italia del patriarcato di Costantinopoli; don Vittorio Rizzone, abate di San Martino delle Scale; padre Peter Lah e Paolo Conversi, docenti della facoltà di Scienze sociale della Pontificia Università Gregoriana; Cristiano Bevilacqua, direttore scientifico della Fondazione Dusmet e responsabile dell’Osservatorio giuridico-legislativo della CESi; mons. Angelo Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; padre Fabio Baggio, direttore generale del Centro di alta formazione Laudato Si’ e sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; Maria Siclari, direttore generale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale; Francesco Campagna, console onorario del Ghana.

Nella stessa giornata sarà allestita anche la mostra scart prendersi cura della natura” con le creazioni artistiche basate su comune materiale di scarto dell’artista Claudio Villafranca.