• 11 Ottobre 2024 2:24

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Venerdì della XXVII settimana del tempo Ordinario

Letture: Gal 3,7-14   Sal 110   Lc 11,15-26

Riflessione biblica

“Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio”. Le accuse contro Gesù non devono stupirci: è la lotta di Satana contro Gesù e i suoi discepoli: “Apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, che si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito” (Ap 12,3-4). La lotta continua nell’esistenza cristiana, ma siamo sicuri della vittoria: “Essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire” (Ap 12,11). Noi siamo morti al peccato e abbiamo vinto Satana nel battesimo: “L’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato” (Rom 6,6). Per questo, dobbiamo vivere per Dio e così divenire santi: “Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione” (Rom 6,19). La vittoria è sicura, se ci rivestiamo “dell’armatura di Dio” e ci affidiamo totalmente alla sua misericordia, che ci accompagna con la parola e i sacramenti. “Rivestire l’armatura di Dio”: “Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. State saldi: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Ef 6,11-18). Ma il combattimento spirituale avrà pieno successo solo se, obbedienti allo Spirito di Gesù, “il dito di Dio”, ci affidiamo alla sua misericordia: “Tutto viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione” (2Cor 5,18).

Lettura esistenziale

“Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo” (Lc 11, 16). Gesù ha appena compiuto il segno di liberare un uomo dal demonio e alcuni, dal cuore indurito, che “hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non odono” (cfr Mc 8, 18) gli chiedono di dimostrare che Egli è il Messia atteso, compiendo un segno. Quando si ha un animo libero da pregiudizi, che cerca e desidera veramente incontrare e conoscere il Signore, gli occhi riconoscono i segni della Sua Presenza ovunque: in se stessi, nel prossimo, nella storia quotidiana, nel creato. Ma se il cuore è chiuso e chiede segni solo per mettere alla prova Dio, anche se Egli compie miracoli, non si riconoscono come tali. Il primo segno dell’esistenza, della presenza e dell’azione di Dio siamo noi stessi. Non ci siamo fatti da soli e non siamo frutto del caso, ma dell’Amore di Dio, prima di tutto, e poi di quello dei nostri genitori. Ognuno di noi è un capolavoro e una meraviglia stupenda! Nessuna persona è identica ad un’altra, ma, accogliendoci nella diversità, siamo una ricchezza l’uno per l’altro. Il Signore ci conceda occhi limpidi e pieni di fede, capaci di riconoscere i segni della Sua presenza e della Sua azione e di essere, a nostra volta, segno concreto del Suo Amore.