• 21 Novembre 2024 22:09

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Oggi la Chiesa e l’Ordine Serafico ricordano con particolare fervore i Santi Protomartiri Francescani. Si tratta dei confratelli Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio Vacuzio e Adiuto da Narni, che il Martirologio Romano menziona in questi termini: 16 gennaio, presso la città di Marrakesch in Mauritania nell’odierno Marocco, passione dei santi martiri Berardo, Ottone, Pietro, sacerdoti, Accorsio e Adiuto, religiosi, dell’Ordine dei Minori: mandati da san Francesco ad annunciare il Vangelo di Cristo ai musulmani, catturati a Siviglia e condotti a Marrakesch, per ordine del capo dei Mori furono trafitti con la spada.
Nel 1219, prima di inoltrarsi nei paesi dei “Mori” per predicarvi la fede, i primi santi francescani fecero tappa a Coimbra, dove conobbero e parlarono con un certo canonico di Santa Cruz di nome Fernando, il quale era ospitaliere del suo monastero. Costoro fecero molta impressione al giovane canonico, soprattutto per la loro povertà e determinazione a dare la vita per diffondere la fede di Cristo e farlo conoscere quale vero Dio anche ai musulmani.
Ripartiti giunsero prima a Siviglia, poi in Nord Africa, dove cercarono in ogni modo di mostrare con la loro predicazione il vangelo di Cristo. Arrestati, dopo indicibili sofferenze, raccontate nella loro Passione, furono giustiziati.
Le loro preziose reliquie tornarono in Portogallo e furono destinate proprio alla chiesa di Santa Cruz di Coimbra, ove sono ancora oggi oggetto di venerazione. L’impatto con questa esperienza sconvolgente fece maturare in Fernando da Lisbona (da noi conosciuto come Antonio di Padova) l’idea di passare dall’Ordine dei Canonici Regolari ai Frati Minori. La morte di questi “pazzi per Cristo” ha fatto sorgere nella Chiesa l’astro antoniano, che ancora oggi splende, grazie alla miccia in lui innescata dai Protomartiri.
Furono canonizzati dal pontefice francescano Sisto IV nel 1481.