di Lucia di Fazio – Si è svolta all’insegna della condivisione, declinata in molteplici forme, e con il valore aggiunto della presenza di fra Giuseppe Maggiore, responsabile della Cappella della stazione centrale di Messina, la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno scolastico dell’Istituto Comprensivo “Marconi” di Sant’Agata Militello, diretto dall’ing. Antonino Macula.
Tutta la comunità educante ha vissuto con grande coinvolgimento, emozione e partecipazione l’evento di fratellanza e accoglienza animando i vari momenti con simbolici riferimenti al messaggio francescano di amore e rispetto per il mondo che ci circonda. Fra Giuseppe, originario di San Fratello, che ha fatto della condivisione e dell’aiuto al prossimo l’esperienza fondante della sua vita, ha incontrato bambini e ragazzi dei tre plessi dell’istituto nelle giornate di mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre. Gli alunni hanno accolto con canti, poesie, riflessioni, cartelloni, emoticon fra Giuseppe e hanno manifestato ed espresso felicità e gioia per il gradito dono della sua visita.
A dare il benvenuto all’ospite è stato il dirigente scolastico, il quale ha evidenziato che la scuola ha come priorità quella di educare ragazze e ragazzi alla condivisione, all’accoglienza, al rispetto, all’accettazione dell’altro, alla correttezza e all’inclusione. Ha sottolineato l’importanza dell’impegno formativo delle istituzioni e del patto educativo tra la scuola e la famiglia che, sinergicamente, devono operare per accompagnare la crescita e la maturazione dei ragazzi e la realizzazione di una società migliore.
Particolarmente emozionanti e suggestive sono state le esecuzioni musicali al flauto da parte degli alunni della scuola secondaria di 1° grado, diretti dai professori Maria Fustaneo e Michele Saccone, che hanno fatto da cornice, scandito e arricchito ulteriormente l’evento. Tanti sono stati i momenti di particolare interesse e di forte impatto emotivo.
Fra Giuseppe ha portato la sua testimonianza e raccontato la sua esperienza di francescano che vive tra gli ultimi “senza mai giudicare e, anzi, per condividere”; che trascorre le sue giornate con i senzatetto, gli emarginati, i mendicanti quelli che società considera scarti ed esclude. Fra Giuseppe ascolta, abbraccia, accoglie, regala un sorriso e una parola di conforto a quanti, anche nel cuore della notte, lo chiamano. Ha calamitato l’interesse, la curiosità e sollecitato le domande della giovane platea raccontando di sé, di come trascorre le giornate, della sua scelta di “vivere da povero tra i poveri”. Ha parlato della sua esperienza missionaria prima nel “Cammino di Santiago”, poi in Marocco, dove, con l’aiuto di giovani musulmani, ha creato un doposcuola per bambini di strada; dei due mesi trascorsi nelle favelas in Brasile e dei cinque anni a Favara, dove ha aperto le porte del convento a più di 700 persone inimicandosi quanti speculavano sulla pelle dei migranti.
Fra Giuseppe ha fatto riflettere gli alunni sulla bellezza del Creato e sull’importanza della scuola e dell’istruzione. Li ha incoraggiati alla ricerca dell’essenzialità e allo studio. Li ha esortati ad aprire il cuore agli altri, ad agire per il conseguimento del bene comune e a non accontentarsi di una vita banale e insignificante. Questa giornata ha scaldato il cuore di tutti e rimarrà nei ricordi di tutta la comunità scolastica per la testimonianza illuminante e preziosa, gli interessanti spunti di riflessione e i doni di grazia lasciati da fra Giuseppe.
Presenti alla cerimonia i sindaci Bruno Mancuso di Sant’Agata Militello ed Ettore Dottore di Alcara Li Fusi; gli assessori all’Istruzione Ilaria Pulejo di Sant’Agata Militello e Lucia Pirronello di Militello Rosmarino; i parroci Guido Passalacqua, Maurizio Provenzale e Daniele Collovà; il presidente del consiglio d’istituto, Nicoletta Parrino.