• 22 Novembre 2024 21:33

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

San Pasquale Baylón, il portinaio che spiegava il mistero eucaristico

Frate Pasquale non era né prete, né teologo ma un umile Frate Minore che ha svolto il servizio di questuante e addetto alla portineria nel convento francescano di Santa Maria di Loreto dove arrivavano numerosi fedeli per farsi spiegare il mistero dell’Eucaristia. Nacque il 16maggio 1540 a Torrehermosa e morì il 17 maggio nel 1592 a Villareal, fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690 e nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici

Arriva gente importante in un convento francescano presso Valencia, e cerca di lui. Per avere consigli e, soprattutto, per essere illuminata su questo o quel punto di dottrina eucaristica; sul mistero di quella presenza reale del corpo e del sangue di Cristo nel pane e nel vino, che la Chiesa di Roma proclama da sempre e che altri negano, nella cristianità divisa del Cinquecento. Ma in questo convento il maestro non è in cattedra. È in portineria. E qualche volta bisogna aspettare che rincasi dalla questua. Lui, infatti, frate Pasquale Baylón, non è uno dei superiori della comunità. È subalterno a vita: questuante e portinaio. Ma la portineria diventa scuola non appena lui incomincia a parlare: gli illustri visitatori vanno via illuminati. Intorno a lui si forma un vivace movimento di spiritualità eucaristica. E anche da lontano si chiedono notizie di questo Pasquale Baylón, che non è neppure sacerdote.

Digiuno di studi teologici, spiega bene il mistero eucaristico

Pasquale non ha potuto studiare, dovendo fare il pastore. Sognava di farsi frate francescano, ma ha dovuto aspettare prima di essere accolto in un convento presso Valencia. Non chiederà mai altro. Sono gli altri, però, a chiedere di lui. E quando parla del mistero eucaristico si fa capire ottimamente: ma come fa senza studi di teologia? In questi casi si parla di un’ispirazione particolare. D’altra parte anche Francesco d’Assisi, non era né teologo né prete, e continuamente esortava a prestare “tutta la riverenza e tutto l’onore al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale tutte le cose che sono in cielo e in terra sono state pacificate e riconciliate a Dio Onnipotente”. Fa un viaggio in Francia per conto del suo convento nel 1576: è il tempo delle guerre di religione. Durante il soggiorno, interviene in accese dispute con i calvinisti sul tema eucaristico, e ritorna in patria ancora più famoso, ma rimane sempre portinaio. Pasquale muore a cinquantadue anni e sarà canonizzato da Alessandro VIII nel 1690; Leone XIII lo proclamerà nel 1897 patrono delle associazioni eucaristiche e dei congressi eucaristici.