Pasquale non ha potuto studiare, dovendo fare il pastore. Sognava di farsi frate francescano, ma ha dovuto aspettare prima di essere accolto in un convento presso Valencia. Non chiederà mai altro. Sono gli altri, però, a chiedere di lui. E quando parla del mistero eucaristico si fa capire ottimamente: ma come fa senza studi di teologia? In questi casi si parla di un’ispirazione particolare. D’altra parte anche Francesco d’Assisi, non era né teologo né prete, e continuamente esortava a prestare “tutta la riverenza e tutto l’onore al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale tutte le cose che sono in cielo e in terra sono state pacificate e riconciliate a Dio Onnipotente”. Fa un viaggio in Francia per conto del suo convento nel 1576: è il tempo delle guerre di religione. Durante il soggiorno, interviene in accese dispute con i calvinisti sul tema eucaristico, e ritorna in patria ancora più famoso, ma rimane sempre portinaio. Pasquale muore a cinquantadue anni e sarà canonizzato da Alessandro VIII nel 1690; Leone XIII lo proclamerà nel 1897 patrono delle associazioni eucaristiche e dei congressi eucaristici.
Frate Pasquale non era né prete, né teologo ma un umile Frate Minore che ha svolto il servizio di questuante e addetto alla portineria nel convento francescano di Santa Maria di Loreto dove arrivavano numerosi fedeli per farsi spiegare il mistero dell’Eucaristia. Nacque il 16maggio 1540 a Torrehermosa e morì il 17 maggio nel 1592 a Villareal, fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690 e nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici