San Fratello. Mastro Antonio Oriti, Cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana

di FraPè – Una serie di auto parchegiate, alcune con il cofano aperto da dove si scorge la sagoma del meccanico, un’altra accanto dove da sotto tra una ruota e l’altra sporgono le gambe di un altro lavoratore che pian piano esce e si alza per entrare in officina e prendere altri attrezzi che gli occorrono. Il suo volto non più quello di un giovanotto, presenta il segno del tempo che passa. Un volto rugoso di un uomo di ben 88 anni che non cede le armi e che ogni giorno è al suo solito posto di lavoro. Mastro Antonio Oriti, il meccanico. Si, perché a San Fratello lui è il meccanico. antonio-oriti-226x300 San Fratello. Mastro Antonio Oriti, Cavaliere dell'ordine al Merito della Repubblica ItalianaUn uomo che ha sempre lavorato, così come si usava fare un tempo. Da piccolo fece il pastore, a 17 anni andò a lavorare come apprendista meccanico in una officina a Sant’Agata Militello per poi passare ad un’officina Fiat per rimanere sino alla pensione. Mentre lavorava a Sant’Agata mastro Antonio apre un’officina meccanica a San Fratello dove continua a vivere con la moglie Lucia con cui ha avuto ben cinque figli. Nell’officina oggi lavora uno dei figli e due nipoti. Ma è ancora lui ad organizzare il lavoro e a dare le indicazioni necessarie per eseguire al meglio il lavoro.

Un uomo che per tutta la comunità di San Fratello e in maniera particolare per i giovani è un esempio di laboriosità, non si poteva non dare un riconoscimento. Ed è arrivato proprio il giorno della Festa della Repubblica: a Messina presso il teatro Vittorio Emanuele, il Prefetto Cosima Di Stani ha conferito al nostro Maestro Antonio Oriti l’onorificenza di “Cavaliere dell’ordine Al Merito della Repubblica Italiana”. Ad accompagnare sul palco mastro Antonio per ritirare la pergamena, il nuovo sindaco di San Fratello Dott. Giuseppe Princiotta.

Un’onorificenza che premia il Signor Oriti e che nel contempo riempie di orgoglio la sua famiglia e tutta la cittadinanza di San Fratello.

Il giorno dopo con la sua inseparabile tuta da lavoro, mastro Antonio era con gli occhi su un motore dei una vecchia jeep con le mani sporche di olio e grasso, ma un cuore grande e limpido di un uomo che ha fatto della famiglia e del lavoro uno stile di vita.

(Foto Carmelo Faranda)

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