• 22 Novembre 2024 0:06

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di Salvo Pisciotta – Sono tanti gli antichi mestieri che lentamente, ma progressivamente, vengono spazzati via dalla società del consumismo, dell’usa e getta.
Tra i più emblematici, anche perché indispensabili per tutti sino ad un paio di decenni fa, vi è quello del
calzolaio. Il dato, se si prende in considerazione questa tradizionale professione, è assolutamente
eclatante, perché al giorno d’oggi se abbiamo bisogno di riparare un paio di scarpe, è molto più difficile
trovare un calzolaio.
La colpa sta ovviamente, nella mentalità ‘usa e getta’ che ha prevalso da tempo, provocando
inevitabilmente un netto declino della professione. Anche i corsi di formazione per un mestiere che in
passato si tramandava di padre in figlio, da maestro ad apprendista, sono rarissimi.

A San Fratello pesino situato sui monti Nebrodi, l’ ultimo calzolaio è stato Davide Pisciotta.
Sembrava eterno, lì nel suo laboratorio di Via Bellini dove riceveva tutti con il sorriso e il piacere del
dialogo, il “ciabattino”, come lui amava definirsi, conosceva tutto di tutti.
Trincetto e martello sono stati i suoi compagni di mestiere. Dietro il suo banchetto, sporco di colla e usurato dal tempo ha riparato e fabbricato scarpe per tutti i sanfratellani con il sottofondo della musica della sua radio.
Due anni fa, esattamente il 02 gennaio 2020, all’età di 85 anni se ne andato. Ai suoi funerali, la chiesa del Convento, era gremita ed anche la piazza antistante. Praticamente tutto il paese ha dato l’ultimo saluto a Davide Pisciotta (Mestr Davi), con commozione e rispetto per lui.

Conoscendolo lo immaginato seduto sul sagrato con il suo sorriso, a compiacersi per tutta la gente che gli ha reso omaggio. Se ne andato un pezzo di storia di San Fratello, un archivio di aneddoti, di fatti del paese, nonché di un artigiano unico ma soprattutto un uomo buono.
Mi piacerebbe, che l’ amministrazione comunale di San Fratello gli intitolasse qualcosa

(Foto Pippo Maggiore)