di Fra Giuseppe Maggiore – A San Fratello dinanzi al mosaico che rappresenta la Resurrezione di Cristo, l’unico muro rimasto della parrocchia San Nicola di Bari, chiesa ricostruita negli anni 50 per rimpiazzare la vecchia chiesa intitolata sempre a San Nicola, distrutta parzialmente dalla frana del 1922 e poi anch’essa squarciata e poi distrutta dagli eventi franosi (non solo quelli derivanti da madre natura) del 2010, tantissimi fedeli si sono radunati per celebrare il triduo per la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, che si concluderà questa sera con la solenne celebrazione Eucaristica e la processione con l’antico e prezioso simulacro del Sacro Cuore, come a dire: “Noi vogliamo risorgere”
La devozione portata avanti dalla mistica francese santa Margherita Maria Alacoque e poi distessa al mondo cattolico da Papa Pio IX nel 1856, a San Fratello ha sempre avuto un grande seguito. L’apostolato della Preghiera, i “Primi Venerdì del mese” con la partecipazione alla Celebrazione Eucaristica, le confessioni e la Comunione recata agli ammalati, e tante altre pratiche di pietà che alimentano una devozione che ha contribuito alla vocazione sacerdotale e religiosa di tanti giovani di San Nicolo, sino ad oggi fucina di vocazioni.
Prova di questa devozione ne è la tesi per il Dottorato in Teologia Liturgica conseguito dal giovane sacerdote sanfratellano Don Pierangelo Scaravilli nel 2020. La tesi dal titolo “Celebrare le «Investigabiles divitias Cristi» vuole essere un’analisi storica, liturgica e teologica delle Messe del Sacro Cuore di Gesù, che il giovane sacerdote a voluto dedicare “a tutti i fedeli di San Fratello che nei secoli hanno zelato il culto del Sacro Cuore di Gesù”.
Prova di questa devozione è la partecipazione di tantissima gente che si è radunata nella piazza san Nicolò consegnata recentemente dopo diversi anni di lavoro. Dopo due anni, si ritorna a celebrare la festa del Cuore di Gesù ma in un luogo particolarmente caro a tutti i sanfratellani.
“Non si era mai vista tanta gente radunata per la messa da dopo la frana – attesta una fedele – la commozione di celebrare dove siamo stati battezzati, dove abbiamo ricevuto per la prima volta l’eucarestia, dove abbiamo ricevuto la Cresima, dove siamo cresciuti e ci siamo sposati, dove abbiamo accompagnato i nostri cari l’ultima volta… è davvero grande. Speriamo di riavere la nostra Parrocchia”.
Tanti fedeli appartenenti alla Parrocchia di San Nicola di Bari sono arrivati dai vari paesi limitrofi per celebrare il triduo in onore al Sacro Cuore di Gesù. Tanti cittadini sanfratellani che abitavano attorno alla Chiesa di San Nicolò che, dopo la frana del 2010 sono stati costretti ad andati ad abitare altrove.
La piazza gremita di fedeli è segno di una parrocchia che nonostante non ha più un luogo dove radunarsi, è viva. Questo grazie al seme del Vangelo buttato da un grande Pastore, Padre Vito Ragusa che, ha saputo annunciare la Parola buona del Vangelo preoccupandosi e occupandosi del gregge a lui affidato. Era un piacere tornare a San Fratello e andare in chiesa perché ti sentivi a casa, c’era un Padre che ti accoglieva con un grande abbraccio, con un immenso sorriso. Un padre che si occupava di tutti in particolare delle famiglie che dignitosamente vivevano difficoltà economiche. Un Padre presente tra la gente che non rimproverava apertamente, che guidava nel silenzio… con amore di Padre. Se stasera ancora una volta possiamo radunarci davanti alle mura di una parrocchia che nonostante tutto è ancora viva dobbiamo ringraziare il Signore datore di ogni bene che ha dato al popolo sanfratellano un Sacerdote che ha saputo guardare il Sacro Cuore di Gesù come modello di vita.
La festa del Sacratissimo Cuore di Gesù che a San Fratello si celebra oggi, non appartiene ad una Parrocchia, ma ad un popolo in quanto è l’espressione di una fede che nasce dalla Parola di Dio: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore”.
Buona Festa a tutti i Safratellani sparsi nel mondo