• 22 Novembre 2024 0:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di FraPè – “Anche da San Fratello si può andare in Paradiso” con questa affermazione Don Ciro Versaci Parroco di San Fratello ha concluso la celebrazione del Transito di San Benedetto il moro dando inizio al V centenario della nascita del Frate Francescano di origini africane nato a San Fratello tra il 1524 e il 1526.

San Benedetto visse a San Fratello vent’uno anni, sicuramente imparò il gallo italico che si parla tutt’oggi nel centro nebroideo, calcò quei luoghi, quella terra, rendendola benedetta e i sanfratellani giustamente lo ritengono loro concittadino, loro amico e confidente, patrono e protettore.

Il Giubileo voluto fortemente dal Parroco don Ciro Versaci e da tutta la Comunità Sanfratellana ha avuto inizio il 3 aprile presso la piccola chiesetta dedicata al Santo Francescano, con la processione della statua di San Benedetto. Presenti i Frati Minori originari di San Fratello cui vocazione nacque in occasione del IV centenario della morte del Santo nel 1989: Fra Giuseppe Benedetto Maggiore e Fra Alfio Benedetto Lanfranco. Doveva esserci anche Fra Carmelo Latteri assente per impegni presi da tempo.

Presente l’Amministrazione Comunale di San Fratello, con il Sindaco Giuseppe Princiotta, il Presidente del Consiglio Betty Morello e L’assessore Luigi Mondello.

Non poteva mancare Confraternita di San Benedetto proveniente da Palermo accompagnata da Fra Carmelo Iabichella e Fra Vincenzo Bruccoleri della Fraternità di Santa Maria di Gesù dove il santo di San Fratello visse gran parete della sua vita. Presente la Comunità di Acquedolci con il Sindaco Alvaro Riolo molto legato alla Comunità Sanfratellana, il Parroco don Enzo Smiriglio e la confraternita di San Benedetto.

Nella Chiesa dell’ex Convento dei Frati Minori nata nel 1617 in onore di Benedetto, si è celebrato il Transito in un clima familiare, dove il silenzio, la partecipazione che ha dato sopravento alla commozione, ha trasformato la chiesa nella piccola celletta di Fra Benedetto negli ultimi istanti della vita, così come ha affermato Don Ciro.

La celebrazione ben curata ha riportato i testi scritti da Fra Giovanni da Capistrano, coinvolgendo tutti i presenti. Emozionante l’offerta dei fiori da parte di tutti i quartieri di San Fratello che hanno occupato tutto l’altare del Santo e della mensa.

Il 4 aprile giorno della nascita al cielo di San Benedetto, la celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Patti Mons. Guglielmo Giombanco, con la presenza del Ministro Provinciale Fra Antonino Catalfamo, i Frati Minori di San Fratello e tantissimi sacerdoti di origine sanfratellana, altri provenienti dalla diocesi e i seminaristi accompagnati dal Rettore del Seminario Don Emanuele Di Santo.

Il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia ha acceso la lampada che per tre anni arderà davanti alla reliquia di San Benedetto e sarà alimentata con la cera che offriranno le famiglie di San Fratello.

Con la processione che ha accompagnato il simulacro di San Benedetto nella chiesetta di quartiere a lui dedicata, si è conclusa l’inaugurazione del giubileo che avrà la durata di tre anni così come afferma il decreto della Santa Sede letto prima della benedizione del Vescovo di Patti.

In questi tre anni si può ottenere l’indulgenza plenaria visitando le chiese di San Fratello, confessandosi e accostandosi all’Eucarestia pregando per le intenzioni del Santo Padre Francesco.