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Salesiani, in oratorio alla riscoperta degli antichi mestieri e giochi di un tempo

Serata meravigliosa martedì sera presso il locale oratorio salesiano di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, dove i ragazzi del GrEst (gruppo estivo) e i loro animatori hanno vissuto una festa piena di sorrisi, gioia e soprattutto di condivisione con genitori e nonni, nel tipico stile salesiano di famiglia.

Con oltre mille persone presenti, è stata organizzata una serata dedicata ai giochi antichi, con un tocco particolare: i bambini hanno giocato con i loro nonni, le generazioni si sono unite nel divertimento, creando ricordi indelebili.

Il tutto è stato organizzato e animato da un nutrito gruppo di persone della Famiglia Salesiana, che ha dimostrato di saper lavorare insieme. La serata si è aperta con un intervento di Peppe Riggi che ha evidenziato il bisogno dei nonni di sentirsi valorizzati, amati e accarezzati; ha poi concluso con la citazione di nomignoli e soprannomi tipici delle famiglie sancataldesi.

Sono stati realizzati diversi stand, dislocati in vari punti dei cortili dell’oratorio: quello del falegname con Michele Vecchio; il calzolaio con Lillo Maira; quello della lavorazione della “buda” (tipica paglia per realizzare i canestri) a cura del gruppo “antichi mestieri” coordinato da Salvatore Di Vita; lo stand dello scalpellino con Renzo Modaffari; quello del tombolo con Teresa Aprile; le bambole di pezza con Enza Picone; quello degli utensili casalinghi di una volta (u tanginu, u macina cafè, u crivu, u firru a carbonella, i trispa e tanto altro); dei “cunti” (racconti) di una volta, nel quale come ricompensa è stata distribuita ai bambini  la merenda tipica di quel periodo: “pani cu l’ugliu e u zuccaru” (pane con olio e zucchero); l’angolo dei giochi antichi (u firricchiocchiaru”, “u munti”, la “strummula”, “u popò”, l’elastico); lo stand dei balli antichi con Ausilia Giannavola e l’angolo ristoro (che ha fatto rivivere “ a putia du vinu” con uova sode, patate bollite e i chiddiruna).

Special guest della serata” “Desiree”, un’asinella che è stata gentilmente fatta arrivare in oratorio da Aldo Tirrito.

La serata si è conclusa, in perfetto stile salesiano, con un momento di preghiera presieduto dal direttore della casa don Edoardo Cutuli. “Questa serata ha voluto dare la possibilità di tramandare le tradizioni che rischiano di andare perdute – afferma Totò Iacona, presidente degli Exallievi di Don Bosco- e di unire le generazioni in uno spirito di divertimento e di unione. Ma il risultato più significativo della serata è stato quello di vivere una intensa esperienza di Famiglia da veri figli di Don Bosco”.

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