• 23 Ottobre 2024 9:30

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Mercoledì della XXIX settimana del Tempo

Ordinario Letture: Ef 3,2-12   Is 12   Lc 12,39-48

Riflessione biblica

“Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo” (Lc 12,39-48). Parusia: termine greco, passato nella nostra lingua; oscilla tra “presenza” e “venuta”; tra invito: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,15) e desiderio d’incontro con il Signore: “Noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore” (1Tes 4,17). L’invito riguarda il raggiungimento della salvezza, il desiderio è slancio di amore verso il Signore che viene e incontreremo alla sua venuta. È tempo di attesa sapiente: saldi nella fede, operosi nella carità, attenti nella speranza. Saldi nella fede e vigilanti: “Voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormiamo come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri” (1Tes 5,4-6). Operosi nella carità: “Agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo”, così da essere in grado di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3,17-19). Attenti nella speranza: chi spera sa che “la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom 5,5). L’attesa è tempo di lotta, di impegno e responsabilità: “Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove” (Ef 6,10-11.13). Gesù l’ha promesso a chi rimane fedele: “Vengo presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più.” (Ap 3,11).

Lettura esistenziale

“A chiunque fu dato molto, molto sarà richiesto. A chi fu affidato molto sarà richiesto molto di più” (Lc 12, 48). Il nostro Padre Celeste si è a noi rivelato come Amore, nel Cristo Suo Figlio. L’Amore di Dio non è qualcosa di vago o un sentimento generico, l’Amore di Dio ha un nome e un volto: Gesù Cristo. L’Amore di Dio si manifesta in Gesù. Dio ci ha fatto conoscere il Suo Cuore Misericordioso, il progetto d’amore che ha su ciascuno di noi, che cioè raggiungiamo la Sua perfezione nell’Amore. Ci ha aperto i tesori della Sua Grazia rendendoci capaci di amare come Lui ci ama, con un amore personale: amando ogni persona come fosse l’unica; universale: cioè rivolto a tutti; fedele ed eterno. Trattandoci come amici, Cristo ci ha fatto conoscere tutto quello che ha udito dal Padre Suo (cfr Gv 15, 15). Lo Spirito Santo ci guida alla verità tutta intera (cfr Gv 16, 13) e ci dà la forza di essere testimoni credibili del Vangelo. Ci è stato donato davvero tantissimo dal Signore e grande è la nostra responsabilità. Questo tempo ha bisogno di cristiani convinti e innamorati che sappiano conservare e testimoniare la fede, senza lasciarsi travolgere dalle difficoltà, senza scoraggiarsi, senza spegnersi. Accogliamo gli eventi del nostro quotidiano, piccoli o grandi che siano, come occasioni per diventare cristiani adulti.