Site icon

Quali sono i messaggi che arrivano ai ragazzi attraverso la musica in rete?

Se è vero che l’uso di ogni strumento può essere positivo o negativo secondo l’utilizzo che se ne fa, è altrettanto vero che i videogiochi prima e successivamente gli smartphone collegati in rete in mano ai bambini già dai primi anni della ragione, hanno cambiato la cultura, cancellato valori, diradato le emozioni ancor prima che potessimo rendercene conto, perché il 92% dei brani arrivati nella top 10 contengono espliciti riferimenti sessuali.

Se la generazione degli anni 60/70 è stata profondamente influenzata dalla musica, è così anche ai giorni nostri. La differenza è che oggi la rete, dove chi vuole può indisturbato pubblicare libri, brani musicali, video e messaggi d’ogni genere senza filtri, ha modificato i comportamenti, e non solo dei giovani. Dietro gli apparenti stessi messaggi di rottura con il sistema degli anni della rivolta giovanile con lo slogan “sesso droga e rock’n roll”, quelli che passano oggi sono però molto diversi, e lanciati da chi ha milioni di visualizzazioni.

Ci volevano le violenze di Palermo e Caivano per farci aprire gli occhi?

Sono lontani i tempi in cui dalle camerette dei nostri piccoli arrivavano le note delle canzoni dello zecchino d’oro, sono quelle di rapper e trapper che sentiamo oggi. Per citarne qualche esempio, Nicholas Alfieri in arte Niky Savage che vanta 30 milioni di ascolti, i suoi testi: “Lei lo sa, la chiavo senza baciarla”. “Se mi guardo allo specchio, mi viene duro”. “Lei mi salta sul ca…o come un canguro”. Il rapper che si vanta di acrobazie sessuali con una donna che: “la tratto come una pu….na sta giaguara. “Sta saltando sul cazz.. già da un’ora”, ecc. e si potrebbe continuare con i video dove si presentano come malavitosi.

Il genere più ascoltati dagli adolescenti è il trap. Tra i più gettonati ci sono i Dark Polo Gang, per i quali la donna è semplicemente è una “tr…a”, i soldi, poi sono tutto per loro e per quelli si arriva a minacciare di morte. Noys Narcos e Gemello canta, “paga le tue colpe, spara a tua moglie” ed “entro in discoteca con un mitra e ammazzo tutti, prendo la percentuale sopra tutti i lutti”, con l’aggiunta dello spregio per le vittime. Si consiglia pure il suicidio con, “buttati di testa sul cemento a Caracalla”.

Quello che ci lascia da pensare è il grande seguito e i tanti follower che rapper e trapper che dispregiano le donne hanno anche tra le ragazze, un esempio lampante quello del violentatore di Palermo che vantandosi dei tanti consensi femminili si dice preoccupato di non poter sodisfare tutte.

Il prosciutto negli occhi lo abbiamo da parecchio tempo.

Non avrei mai immaginato che avrei potuto interpretare la parte del moralista. E’ già un ventennio che aldilà dei contenuti dei testi i video musicali sono pieni di donne oggetto in abiti succinti continuamente inquadrate su seni e fondoschiena. «Rappresentazioni del genere sono assolutamente in grado di condizionare gli adolescenti», afferma Ingrid Broger specialista in competenze mediatiche.

Già anni fa, l’oggi solidale Fedez che sfoggia paternità, con Emis Killa cantava il brano, te lo do: “Tu Vuoi solo sesso”. “Bella la tua nuova tipa, è la tua prima cotta, dentro è tanto dolce ma ha una faccia da mignotta”. “Ti sbocchina mentre siete in metropolitana….” ritornello del brano: “E se tu lo vuoi, a dartelo ci siamo noi, e se lo vuoi, allora te lo diamo noi”. Ascoltando attentamente il ritornello forse dovrei chiedere scusa agli interpreti, perché in realtà sono bravi ragazzi visto che glielo daranno solo se lei lo vorrà.

Ma non si deve solo guardare a rapper e trapper per trovare i messaggi devianti, perché ci sono anche i neomelodici a fare la loro parte aggiungendo al sessismo anche quelli che inneggiando alle mafie. Se poi allarghiamo l’orizzonte alla misogenia, troviamo, aimè, anche: Vasco Rossi, “è andata a casa con il negro la tro…” e gli Afterhours, “sei più bella vestita di lividi”.  Pe proseguire con Marco Masini, “bella stronza, mi verrebbe di strapparti quei vestiti da putt… e tenerti a gambe aperte”; Achille Lauro, “l’amore è un po’ ossessione, un po’ possesso, carichi la pistola e poi ti sparo in testa”; oppure Myss Keta “toccami la gamba, passami la bamba, io sono la tua tro…”, scelta dalla Rai tra i conduttori dell’Altro Festival.

Eppure Edoardo Bennato cantava, “sono solo canzonette”.

(fonte 100passijournal.info)

Exit mobile version