Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Santa Maria Maddalena
Letture: Cant 3,1-4; Sal 62; Gv 20,1-2.11-18
Riflessione biblica
“Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!” Maria Maddalena è strettamente legata a Gesù per tre motivi. È una donna conquistata dalla misericordia del Signore: sia Marco che Luca la identificano con una donna, “dalla quale aveva scacciato sette demoni” (Mc 16,9; Lc 8,2). Liberata dal potere di Satana, ella divenne seguace di Gesù: “C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità, che li servivano con i loro beni” (Lc 8,1-3). Annotazione preziosa: a seguire Gesù, nella sua missione itinerante, non c’erano solo uomini, ma anche delle donne, a cui Gesù non solo aveva restituito la loro dignità umana, ma che le ha rese partecipi della sua missione di salvezza. Tutti, uomini e donne, siamo chiamati ad annunziare il Regno di Dio e a testimoniarlo con la vita. Al servizio di Gesù e della sua missione: “li servivano con i loro beni” (Lc 8,3). Notiamo subito: Maria Maddalena e le altre donne non sono state solo liberi dal potere del male, ma hanno ritrovato la loro dignità rivestendosi di Cristo: “Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è giudeo né greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,27-28). E perché fanno parte del “corpo di Cristo”, anche ad esse “è stata data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune” (1Cor 12,7). Allora, l’espressione “li servivano con i loro beni” non indica solo i beni materiali (Giovanna era “moglie di Cuza, amministratore di Erode”), ma anche le ricchezze della loro sensibilità femminile e la loro “diakonía” nella Chiesa di Dio (cfr Rom 16,1): “Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa di Cencre: essa ha protetto molti, e anche me stesso (Paolo)”. D’altra parte, Maria Maddalena, innamorata di Gesù, ha seguito il suo esempio: “Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.” (Gv 13,14-15). Ed essa è stata vera apostola di Cristo, anzi “l’apostola degli apostoli”, perché il Signore le disse: “Va’ dai miei fratelli e di’ loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” (Gv 20,27). Corse Maria, con la gioia nel cuore di aver visto il suo Maestro e Signore, e annunciò agli apostoli e a noi: “Ho visto il Signore!”. Cristo è risorto! Veramente è risorto!
Lettura esistenziale
“Donna, perchè piangi? Chi cerchi?” (Gv 20,15). Càpita, nella nostra vita, che alcune dure prove che attraversiamo ci facciano versare molte lacrime. È lecito piangere, quando siamo provati e nessuno può biasimare le lacrime altrui se il Signore stesso non lo fa e anzi, come dice il Salmo: le “raccoglie in un otre” (Sal 55,9) come qualcosa di prezioso e degno del massimo rispetto. Tuttavia Cristo è venuto a dare senso alle nostre sofferenze, Egli non ci ha mai fornito spiegazioni sulla sofferenza, ma è venuto a condividerla con noi e lo fa sempre, in ogni nostra prova, non lasciandoci mai soli nel portare la croce.
Egli ci ha anche insegnato, con l’esempio della Sua stessa vita, a guardare “oltre” la prova, poichè l’ultima parola non è quella del dolore o della morte, bensì quella della Risurrezione.
Come l’oro è purificato nel crogiolo, così la nostra fede viene purificata dalla prova, per risplendere ancora di più ed essere più salda.
Ricordiamoci che la Chiesa, e quindi tutti noi cristiani che la componiamo, non è vedova, al contrario è Sposa di Cristo, una Sposa innamorata che attende il ritorno del Suo Sposo.
Per quante tribolazioni possiamo attraversare quaggiù, si possa dire di ciascun Cristiano quello che la Scrittura attesta di Giacobbe: era talmente innamorato di Rachele che gli parvero poche le fatiche che affrontò per averla in moglie (cfr Gn 29,20). Come direbbe S. Chiara: “La fatica quaggiù è breve, ma la ricompensa è eterna” (FF 2914).