Che Papa Francesco sia un appassionato di sport in maniera particolare di calcio lo si sapeva già. Oggi al termine dell’udienza il Papa prima dei saluti in lingua italiana che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì, trasmesso in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico, ha lanciato un appello: “Diffondere la cultura della fraternità in ambito sportivo”.
“Ieri è stata celebrata la Giornata internazionale per lo Sport sviluppo e pace”, ha ricordato il Papa –auspico che possa rilanciare l’esperienza dello sport come evento squadra, per favorire il dialogo solidale tra culture popoli diversi”.
Non manca l’incoraggiamento alla squadra formata da diversi elementi che lavorano e vivono in Vaticano. “Sono lieto di incoraggiare l’Athletica Vaticana – ha continuato Francesco – a proseguire nell’impegno di diffondere la cultura della fraternità in ambito sportivo, ponendo viva attenzione alle persone più fragili e diventando così testimone di pace”.
Per statuto fanno parte di Athletica Vaticana i cittadini e i residenti della Città del Vaticano e i dipendenti, anche in pensione, di tutte le amministrazioni della Santa Sede, nonché i loro familiari di primo grado. Circa un centinaio i tesserati, e in spirito di inclusione sono stati accolti come “membri onorari” due giovani migranti africani (assistiti dalla Cooperativa Auxilium) e Sara Vargetto, una bambina di 12 anni con disabilità, particolarmente appassionata di sport. L’inclusione, lo “sport per tutti”, è una priorità per l’Associazione vaticana che ha firmato un protocollo d’intesa con la Federazione italiana di sport paralimpici e sperimentali (Fispes), nell’ambito del Comitato italiano paralimpico.