• 22 Novembre 2024 17:48

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Papa Francesco al Gemelli visita i bimbi di oncologia pediatrica e battezza un neonato (video)

“Come si chiama?”. “Miguel Angel”. “Miguel Angel io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Prima di lasciare domani il Gemelli, dove è degente da mercoledì per una bronchite, il Papa – come nel 2021, quando era ricoverato dopo l’operazione al colon – non ha voluto far mancare la visita ai bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica nell’ospedale, situato dirimpetto alla zona del suo ricovero. Una visita di mezz’ora in un luogo di profondo dolore, stemperato dall’allegria dei colori, delle pareti disegnate e dei giocattoli.

Il Battesimo a Miguel Angel

Papa Bergoglio ha distribuito regali e carezze, ha scambiato parole e battute con le mamme dei bambini e salutato medici e infermieri. Infine ha battezzato Miguel Angel di poche settimane, avvolto da coperte nella culletta mobile, che svegliato dagli spruzzi d’acqua benedetta che il Papa prendeva dalla bacinella reniforme, è scoppiato in un pianto a dirotto. “È la sua risposta!”, ha scherzato una infermiera. Francesco ha cercato di calmarlo accarezzandogli con il dito naso e labbra, poi l’ha benedetto sulla fronte, sotto lo sguardo della mamma. Alla donna, giovanissima, il Pontefice ha detto: “È già cristiano. Quando vai in parrocchia, di’ che l’ha battezzato il Papa”.

Regali e benedizioni

Benedizioni Papa Francesco le ha elargite anche agli altri pazienti che combattono contro un male che mai dovrebbe toccare il corpo di un bambino e pure ai loro genitori che assistono quotidianamente i figli nelle cure e terapie. A loro – informa il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni – ha donato Rosari, uova di cioccolato e copie del libro “Nacque Gesù a Betlemme di Giudea…”, un piccolo volume edito da Apostolato di Preghiera che racconta ai bambini la nascita di Gesù come riportata nel Vangelo di Matteo e di Luca.

La visita nello stesso reparto nel 2021

Al termine della visita, dopo aver lasciato una dedica su un foglio bianco, Papa Francesco ha fatto ritorno al proprio appartamentino del decimo piano – il famoso “Vaticano III” così coniato da Giovanni Paolo II – che lo ospita da mercoledì 29 marzo, da dopo i primi accertamenti che hanno stabilito il ricovero, e che lo ha ospitato nel 2021 dopo l’intervento chirurgico per la stenosi diverticolare. E proprio due anni fa, un Papa convalescente in sedia a rotelle aveva voluto recarsi nell’Ala D stesso reparto oncologico, attirato dalla musica che proveniva da quelle stanze.

A suonare per i bambini della sezione oncologica c’era quel giorno Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, che in quel periodo portavano in giro per l’Italia un progetto di 15 concerti realizzati dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con la Caritas capitolina. Il Papa aveva voluto partecipare a quel momento di festa che allevia le sofferenze troppo grandi che colpiscono corpi troppo piccoli e che non hanno una risposta. O meglio, l’unica risposta, come ha detto in tante occasioni lo stesso Francesco, sono solo il silenzio e le lacrime.

(fonte Vaticannews)