Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Mercoledì della III settimana di Pasqua
Letture: At 8,1-8; Sal 65; Gv 6,35-40
Riflessione biblica
“Questa è la volontà del Padre mio: chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna” (Gv 6,35-40). La “volontà di Dio”: espressione familiare, spesso pronunciata con tono di rassegnazione. Ne sentiamo tutto il peso! Ma la volontà di Dio è realtà positiva, che deve riempire la mente e il cuore del credente: credere in Gesù, l’inviato Dio, su cui è disceso lo Spirito, sigillo del Dio vivente. Aderire a Gesù è l’opera di Dio per la nostra salvezza; in lui si compie la sua volontà d’amore per noi: “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Gv 3,17). Per questo, il credente deve “tenere fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Ebr 12,2). Lo guardiamo nella sua nascita, per seguirlo nella via della povertà e dell’umiltà: “Conoscete la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9). Nella sua vita terrena, per imparare da lui ad essere miti e umili di cuore, pazienti nelle sofferenze e nelle incomprensioni, portatori di amore dove c’è odio: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita” (Mt 11,28-29). Nella passione, per dare perdono e ricevere il perdono, e amare senza limiti: “Se voi perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Mt 6,14-15). Sulla Croce: per imparare da Gesù a donare non qualcosa, ma se stessi: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” (Gv 15,13). Guardando Gesù, saremo attratti da lui e santificati da lui: “Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). Perché “questa è la volontà di Dio la nostra santificazione”
Lettura esistenziale
“Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” (Gv 6, 35). L’Eucaristia è il grande dono che Gesù ha fatto ai suoi discepoli nell’attesa del suo ritorno. È il cuore della Chiesa e il tesoro più prezioso di essa, perché è la presenza reale di un Dio infinito e innamorato di noi, dentro la fragilità di un pezzo di pane. È perciò fondamentale per noi cristiani comprendere bene il valore e il significato della Santa Messa, per vivere sempre più pienamente il nostro rapporto con Dio. Cos’è l’Eucaristia? L’Eucaristia è il memoriale del sacrificio redentivo di Cristo. Non è dunque solo una celebrazione commemorativa di ciò che Cristo ha fatto per noi, ma in essa si rinnova la Passione, Morte e Risurrezione di Cristo che ha offerto tutto Se stesso per redimerci dal peccato e dalla morte. Questo è l’Eucaristia in sé, ma cos’è l’Eucaristia per me? Per me l’Eucaristia è il talamo nuziale, nel quale mi unisco a Cristo e formo con Lui un solo corpo e un solo spirito. È l’incontro tra due assetati: tra Dio che ha sete della mia fede e del mio amore e me che nel profondo del cuore, come tutti gli esseri umani, ho sete di amore, di felicità e di senso. È l’incontro anelante tra due innamorati. Nella celebrazione eucaristica ascolto la Parola dello Sposo che mi parla al cuore e mi apre sempre di più alla conoscenza di Sé. Attraverso la comunione con il Corpo di Cristo assimilo sempre più i Suoi sentimenti che sono chiamata a fare miei. Essa mi apre alla comunione con tutte le membra di Cristo, cioè con tutti i fratelli e le sorelle sparsi nel mondo intero, a cominciare da chi mi è più vicino. Senza la comunione con essi, fittizia sarebbe la mia comunione sacramentale. In ogni Eucaristia, Gesù ci consegna il comandamento nuovo, il comandamento che ci permette di farci riconoscere come autentici discepoli di Gesù: il comandamento dell’amore. Cos’è l’Eucaristia per te?