• 22 Novembre 2024 4:40

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Giovedì fra l’Ottava di Pasqua

Letture: At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48

Riflessione biblica

 “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io” (Lc 24,35-48). Guardare Gesù, soprattutto Gesù crocifisso, è essenziale per la vita spirituale: “Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo” (Ebr 12,2-3). gesu-6-211x300 Pace a voi!Gesù non è un fantasma o un personaggio del passato, ma il Vivente che ci guida con la sua parola di verità e sapienza, ci fa ardere il cuore con il suo amore misericordioso, ci nutre con il suo corpo e sangue per trasformare la nostra vita in dono di amore, ci rende testimoni della salvezza di Dio per “predicare a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati” (Lc 24,47). Gesù è vivo mediante la sua parola di vita eterna: “la sua parola è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebr 4,12). È vivo con la sua pace: quella interiore che ci fa progredire nel bene e ci fa costruire il nostro essere figli di Dio nella santità: “La pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo” (Col 3,15); allora saremo veri figli di Dio (Mt 5,9). È vivo Gesù con il suo amore: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35). La sua misericordia riempie il cuore e ci dispone a perdonarci a vicenda; la sua bontà ci rende disponibili verso le sofferenze del prossimo. Saremo veri cristiani, se possiamo dire con Paolo: “Mi lascio crocifiggere con Cristo. Non sono più io che vivo, ma Cristo vive e opera in me” (Gal 2,19-20).

Lettura esistenziale

gesu-300x221 Pace a voi!“Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!»” (Lc 24, 36). Poiché la risurrezione non cancella i segni della crocifissione, Gesù apparendo in mezzo alla comunità dei discepoli, dopo avere augurato loro la Pace, mostra le sue mani e i suoi piedi trafitti. E per convincerli, chiede persino qualcosa da mangiare. Così i discepoli «gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro» (Lc 24, 42-43). San Gregorio Magno commenta che «il pesce arrostito al fuoco non significa altro che la passione di Gesù Mediatore tra Dio e gli uomini. Egli, infatti, si degnò di nascondersi nelle acque del genere umano, accettò di essere stretto nel laccio della nostra morte e fu come posto al fuoco per i dolori subiti al tempo della passione». Grazie a questi segni molto realistici, i discepoli superano il dubbio iniziale e si aprono al dono della fede; e questa fede permette loro di capire le cose scritte sul Cristo «nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi» (Lc 24, 44). Leggiamo, infatti, che Gesù «aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati. Di questo voi siete testimoni”» (Lc 24, 45-48). Con gli occhi della fede, che non sono meno reali di quelli biologici, possiamo ogni giorno vedere, ascoltare e accogliere Gesù, che ci assicura della sua presenza reale tra noi, nella sua Parola e nell’Eucaristia.