Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Venerdì della XXX settimana del Tempo Ordinario
Letture: Rm 9,1-5; Sal 147; Lc 14,1-6
Riflessione biblica
“È lecito o no guarire di sabato?” (Lc 14,1-6). Domanda interessante e intrigante, dato che sembra porre in conflitto due comandamenti del decalogo: l’amore a Dio, espresso attraverso l’osservanza del sabato: “Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio” (Es 20.8-10), e l’amore al prossimo, comandamento legato strettamente a quello dell’amore a Dio: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso” (Lc 10,27).
Lettura esistenziale
Il nocciolo di tutto il Vangelo sta qui: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 13, 34). E come ci ama Dio? Dio ama per primo, ama in perdita, ama senza condizioni. Il Suo è un Amore che conforta e incalza: “Ti ama davvero chi ti obbliga a diventare il meglio di ciò che puoi diventare” (R. M. Rilke). La sua fiducia verso di noi è come una vela che ci sospinge in avanti.
Gesù prende per mano l’uomo malato e lo guarisce. Da un punto di vista pratico, il contatto tra il Signore e questo idropico non era assolutamente necessario: quante volte Egli ha guarito malati persino a distanza, senza nemmeno vederli? Eppure. questo gesto si carica di un significato di amore assolutamente speciale. Di fronte all’ostilità dei farisei che trattano l’uomo semplicemente come un cavillo giuridico, Gesù vuole fargli sentire la sua compassione e la sua misericordia, attraverso un gesto semplicissimo ma carico di tanti significati.
È un gesto che dice affetto e condivisione del dolore, ma anche speranza e presenza amica: magari fossimo in grado anche noi di moltiplicare, nella vita quotidiana, tali gesti semplici ma efficaci!
Non avremmo bisogno di molte parole per far comprendere quanto è grande l’amore di Dio. Le occasioni non ci mancano.