Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Feria propria del 18 dicembre
Letture: Ger 23,5-8; Sal 71; Mt 1,18-24
Riflessione biblica
“Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa” (Mt 1,18-24). Pagina forte, essenziale per la vita spirituale: non sempre siamo in grado di comprendere il mistero di Dio, ma è sempre possibile obbedire ad esso. Indicazione preziosa, che ci fa comprendere il ruolo di Giuseppe nella storia della salvezza: egli è giusto, perché obbedisce e compie il progetto di Dio. I suoi problemi personali nella relazione con Maria passano in secondo piano rispetto al progetto di Dio: egli cercò la via giusta per “discernere la volontà di Dio, ciò che era buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). Discernere: è mettersi in sintonia con Dio, valutare con sapienza, per mezzo dello Spirito Santo, le circostanze della vita. Il discernimento, infatti, ci fa capire se una certa idea, ispirazione, ci spinga ad agire secondo Dio oppure mira solo alla realizzazione del nostro io. Per Giuseppe, “essere giusti” è comprendere a fondo la missione che Dio ci affida nella vita. Il suo riflettere, in silenzio e con il cuore attento, lo pose in sintonia con Dio e nel “sogno” Dio lo illuminò e lo “fece padre di Gesù”. Uomo del silenzio, Giuseppe riflette, non dice parola. Uomo di fede, non guardò al proprio essere “giusto”, andò al di là della legge ed agì secondo la volontà superiore di Dio, progetto di amore per la salvezza di tutti gli uomini. Il cammino di fede di Giuseppe è per noi uno splendido esempio di profonda spiritualità: avere un giusto discernimento secondo lo Spirito, lasciarci plasmare dalla volontà di Dio, contemplarla nel silenzio interiore, obbedire alla sua voce in noi, in modo da “offrire un sacrificio vivente, santo e a lui gradito” (Rom 12,1). Ascoltare la voce dello Spirito Santo richiede il silenzio del cuore: far tacere i nostri pensieri, i nostri desideri, interessi, passioni e richiede un continuo rinnovamento interiore e obbedienza, un ascolto attento di fede, che si sottomette alla volontà di Dio.