Commento di Fra Marcello Buscemi e Tiziana Frigione
Letture: At 12,24-13,5; Sal 66; Gv 12,44-50
Riflessione biblica
“Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre”. Non sono nuove queste parole: esse servono a ricordarci chi è Gesù: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,4-5). Egli è “la luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9) e dà ad ogni uomo la possibilità di conoscere Dio: “Dio, nessuno l’ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Gv 1,18). Accettando Gesù, anche la nostra vita rifulge di una nuova luce: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chi fa la verità, invece, viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio” (Gv 3,19-21). Chi ama la luce segue Gesù e cammina nella verità: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). E la parola di verità di Gesù ci renderà liberi e suoi veri discepoli: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32). Saremo veri testimoni di Gesù e della sua luce di verità: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,16).
Ma soprattutto operiamo nell’amore, vera luce del nostro cammino di fede: “Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato” (1Gv 1,7). Se osserviamo la parola di Gesù, nostra luce di vita eterna, “l’amore di Dio è veramente perfetto e da questo sappiamo di essere in lui e di rimanere in lui” (1Gv 2,5).
Lettura esistenziale
Gesù è totalmente rivolto al Padre e riflette tutta la sua luce, esprime tutto ciò che il Padre gli comunica e mentre lo fa ci mostra la relazione intima che ha con lui, così noi, guardando lui, possiamo avere la consapevolezza dell’amore che passa tra Padre e figlio, quello a cui tutti noi siamo destinati, vivendo come Gesù, da figli.