Commento Suor Cristiana Scandura
Sabato della II settimana di Pasqua
Letture: At 6,1-7; Sal 32; Gv 6,16-21
“Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti” (Gv 6, 17). È buio nella vita, se Gesù non è con noi. È Lui la nostra vera luce, come attesta San Giovanni: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1, 9). Per quanto efficace, potente e necessaria possa essere la luce naturale, c’è un’altra luce che è più potente e necessaria: Gesù. Il sole della nostra vita. Gesù è il sole apparso all’orizzonte dell’umanità per illuminare l’esistenza personale di ognuno di noi. Nelle prove della vita, non dobbiamo mai allontanare il nostro volto da Cristo: Luce del mondo. Allora la nostra vita sarà gioiosa, perché la Bellezza, la Verità e la Bontà di Dio ci raggiungerà e ci renderà simili a Sé. Dio ci guarda sempre con il Suo sguardo amoroso, paziente, umile, benevolo, mansueto. Tutte le delusioni, le amarezze, le tribolazioni, le avversità, i fallimenti, che mettono angustia interiore, a volte angoscia e altre volte paura, devono essere superate dalla speranza che prima o poi Dio interverrà, verrà in nostro soccorso. Dobbiamo sempre coltivare la speranza che Dio non ci abbandonerà mai. Nell’incontro con Dio, che avviene nella preghiera, ci viene donata l’energia spirituale necessaria per affrontare il combattimento della vita e avere la luce e la forza necessarie per comprendere e superare i travagli della nostra esistenza. Nei momenti più dolorosi, quando tutto ci sembra perduto, socchiudiamo per un istante gli occhi e liberiamoci, per quanto possibile, da ogni pensiero, consegnando ogni cosa che ci turba e preoccupa nelle mani del Signore. Lui è sempre accanto a noi e lo è ancor più quando siamo nel dolore e nella disperazione, anche quando ci sembra di essere soli, il Signore è al nostro fianco e ci dice: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20).