• 22 Novembre 2024 4:15

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Dedicazione della Basilica di S. Giovanni in Laterano

Letture: Ez 47, 1-2.8-9.12, Sal 45; 1Cor 3,9-11.16-17; Gv 2, 13-22

Riflessione biblica

 “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” (Gv 2,13-25). È la festa della Chiesa Madre di tutta la cristianità. Donata dall’imperatore Costantino a papa Milziade nel 312 d.C, fu dedicata prima a Cristo Salvatore, e poi a S. Giovanni Battista e S. Giovanni evangelista. Tre parole ci vengono consegnati in questa festa: dignità, zelo, unità. La dignità del tempio di Dio: Gesù entra nel Cortile dei pagani e sulla scia degli antichi profeti purifica il tempio del Signore, perché esso sia “casa di preghiera” per tutti i popoli: “Li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli” (Is 56,7). Il grido di Gesù e la “sua frusta” hanno carattere messianico di purificazione: “Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia” (Mal 3,2-3).san-francesco1-1-300x194 Noi Tempio di DioLa Chiesa di Dio siamo noi: “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1Cor 3,16-17). Per questo, ci vuole zelo per la casa di Dio: “purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione nel timore di Dio” (1Cor 7,1). Purificati, nella casa di Dio troviamo il fondamento della nostra fede, Cristo Gesù e i suoi apostoli: “siamo concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù” (Ef 2,19-20). Uniti a Gesù, siamo il “corpo di Cristo”: in lui siamo edificati insieme per essere abitazione di Dio per mezzo dello Spirito” (Ef 2,21-22). L’unità nella molteplicità: essendo la Chiesa Madre della cristianità, con zelo “edifichiamo il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,12-13).

Lettura esistenziale

Gesu-13-300x169 Noi Tempio di Dio“Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio” (Gv 2, 13s). Il Vangelo odierno ci racconta che Gesù sale a Gerusalemme ed entra nel tempio. Qui è presente una gran folla, ma molti sono indaffarati a vendere buoi, pecore e colombe che vengono offerti al Signore e poi utilizzati per i sacrifici. Per la Pasqua il popolo sale a Gerusalemme anche da luoghi lontani, perciò non mancano neppure i banchi dei cambiavalute. L’atmosfera è molto simile a quella di un mercato e Gesù, preso da zelo per la casa del Padre suo, che deve invece essere luogo di preghiera, compie un gesto sorprendente: rovescia i banchi dei cambiavalute e caccia tutti fuori dal tempio. Se non abbiamo cura nel fare continuamente un discernimento sui nostri pensieri e sentimenti, sul nostro modo di agire e di parlare, può accadere anche a noi di comportarci come mercanti, anziché come credenti e veri adoratori di Dio. Siamo quindi invitati ad ascoltare con attenzione e amore la Parola del Signore per purificare il nostro tempio interiore ed eliminare dal nostro cuore tutto quello che non è santo e gradito a Dio.