I carabinieri di Trapani hanno trovato un neonato abbandonato in un sacchetto di plastica in una stradina sterrata a Paceco, nel trapanese, nei pressi della scuola elementare. I militari sono stati allertati da una telefonata e hanno inviato una pattuglia sul posto.
Il bimbo era vivo. Avvisato il 118, è stato trasportato in ospedale dove si trova non in pericolo di vita. Il suo nome è Francesco, dato che è stato trovato il giorno di San Francesco di Assisi ed ha anche un secondo nome Alberto.
Una gioia che prevale sulla tristezza quella provata dai carabinieri che l’hanno trovato, dagli operatori del 118 che appena l’hanno visto hanno esclamato: “Che bieddu, sì che bello” e per il personale dell’ospedale trapanese che fa la fila per coccolarlo. “Al momento il tribunale dei minori lo ha affidato alla direzione sanitaria – spiega la dottoressa La Placa – ma sono già scattate le procedure per l’affidamento. Il piccolo ha bisogno di stare in famiglia e di qualcuno che si prenda cura di lui a tempo pieno”
A sentire il suo vagito alle 17,30 di martedì è stata una coppia di anziani, proprietari di un appezzamento di terreno in contrada Sciarrotta. Era per terra, avvolto in una copertina rosa e verde, dentro un sacchetto di plastica. Sul volto e sulle gambe i segni delle scottature del sole. Abbandonato a poche ore dalla nascita, come rivela la ferita ancora aperta del cordone ombelicale. Solo la sua voglia di vivere esplosa in un pianto disperato gli ha salvato la vita, richiamando l’attenzione della coppia che aveva deciso di fare un salto non programmato nella casa di campagna.
Da martedì sera Francesco Alberto è accudito nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. “Il piccolo, 3 chili per 50 centimetri d’altezza, sta bene ed è bellissimo così come hanno esclamato gli operatori del 118 che appena l’hanno visto: “Che bieddu!“
Alberto Marino, il carabiniere che insieme al collega Leonardo Tumbarello è rimasto fino a tarda sera dietro le porte del reparto dell’ospedale afferma: “Dopo la telefonata al 112, i soccorritori dell’ambulanza sono arrivati sul luogo del ritrovamento e hanno preso il bambino per portarlo in ospedale. Noi abbiamo scortato il mezzo per assicurarci che il piccolo entrasse subito al Pronto soccorso. Sono padre di tre figli e mi sono emozionato davanti a quel bambino abbandonato. Tornerò in ospedale, anche solo per rivederlo per qualche minuto”.
Per i medici non ci sono dubbi. “È un miracolo. Un bimbo così piccolo non avrebbe potuto superare la notte da solo in aperta campagna”. Un miracolo operato sicuramente da San Francesco che lo guarda e lo protegge.