a tragedia che ha fatto perdere la vita al neonato di 5 mesi, che in un primo momento si pensava fosse avvenuta al momento dello sbarco a Lampedusa, si è verificata poco prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della Guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie.
La barca con i migranti – è stato ricostruito dagli investigatori – si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi.
La mamma del neonato morto prima dello sbarco a Lampedusa è originaria della Guinea.
E’ una minorenne che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino.
La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.
I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.