Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Lunedì della II settimana di Pasqua
Letture: At 4, 23-31; Salmo 2; Gv 3,1-8
Riflessione biblica
“Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può vedere il regno di Dio” (Gv 3,1-8). È il punto centrale del dialogo tra Nicodemo, fariseo perfetto nell’osservanza della Legge quale norma di vita e di perfezione, e Gesù, maestro di libertà nello Spirito di Dio, che genera l’uomo a nuova vita. Nicodemo, nonostante che sia un uomo versato nella conoscenza della Parola di Dio, vaga nella “notte dell’incomprensione”: colto e sapiente, cerca però il giusto cammino della fede. Gesù, “luce vera, che illumina ogni uomo” (Gv 1,9), lo accoglie e lo invita a percorrere gli impervii sentieri della fede: non basta leggere, studiare e praticare la legge di Dio, bisogna intraprendere il cammino dell’amore a Dio e al prossimo. “Nascere dall’alto” è nascere dallo Spirito, che Gesù dall’alto della Croce ha effuso su tutti noi: “Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità” (1Gv 5,6). Meglio, lo Spirito è forza divina di amore, che ci trasforma con la grazia, operando la vera conversione della mente e del cuore. Solo l’amore, dono dello Spirito, ci fa rinascere alla vita nuova nel Cristo. Ciò avviene nel battesimo: “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rom 6,4). Solo lo Spirito ci fa scoprire il senso profondo dell’«unica fede» e del battesimo che tale fede proclama. Nascere dallo Spirito è vivere con convinzione e coerenza il battesimo come tensione costante di conversione per rimanere sempre in vitale adesione a Gesù e al suo mistero pasquale di morte e risurrezione: “Liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna” (Rom 6,22). È vivere in intima comunione con Gesù e i fratelli, rivestendoci degli stessi sentimenti di Cristo (Fil 2,5). Obbediamo allo Spirito, impareremo che l’esperienza di fede si vive in intima comunione con Gesù, rivestendoci dei sentimenti di Cristo (Fil 2,5) e orientandoci sempre a lui “cercando le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1).
Lettura esistenziale
“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3, 8). Il Vangelo odierno ci riferisce un singolare colloquio di Gesù con Nicodemo. Nicodemo va a trovare Gesù, per porgli delle domande, nelle ore notturne, forse per avere più tempo e fare un colloquio più disteso, lontano dalla ressa della folla che di giorno attornia Gesù, o forse perché ha paura di essere espulso dalla sinagoga se si fa vedere con Lui. Comunque sia, Nicodemo sta cercando la verità, è colpito dai segni che Gesù compie e si interroga davvero se non sia Lui il Messia atteso, ma non ha ancora una certezza interiore, dunque si reca dal Maestro e gli pone delle domande. Gesù gli risponde che per riconoscere in Lui il Messia, si richiede una rinascita, una conversione, un cambiamento di mentalità, ed usa la metafora del vento. Come il vento non si può imprigionare, così è lo Spirito. Ma Nicodemo sembra essere prigioniero di una ristretta interpretazione della Legge, forse come tanti di noi. Il messaggio di Gesù Cristo è un messaggio liberante, non limitante. Allarga i nostri orizzonti, non li restringe. Ci rende uomini e donne liberi nel senso più pieno e vero della parola. Il contenuto del messaggio di Gesù Cristo è l’amore e l’amore rende liberi, mentre la paura soffoca, non fa crescere o ci fa crescere come persone frustrate. L’amore dilata i confini del nostro cuore, la paura invece li rimpicciolisce. Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, invochiamone il dono senza sosta, perché Egli ci riempia, ci infiammi, sia il motore del nostro agire e del nostro operare.