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Ministro Provinciale di Puglia e Molise: “Don Tonino Bello ora applaudito ieri combattuto”

“Mi ha colpito fortemente la modalità con cui lui ha esercitato eroicamente le virtù teologali e cardinali, ma soprattutto la sua capacità di superamento delle difficoltà nell’affidamento a Dio nella preghiera perché oggi è acclamato ma ieri era, in alcuni circoli, combattuto come uomo e vescovo. Oggi si applaude don Tonino Bello, ieri non veniva capito fino in fondo”. Lo dichiara all’ANSA frate Alessandro Mastromatteo, ministro provinciale dei frati minori di Puglia e Molise, e vicepostulatore della causa di canonizzazione di don Tonino Bello alla vigilia del suo 30esimo anniversario di morte.
Per fra Alessandro il vescovo di Alessano (Lecce) “è stato un attuatore del Concilio vaticano II, ma non capito perché, in qualche misura, ha precorso i tempi ovvero i tempi odierni di Papa Francesco”. “Vivere le azioni che ha vissuto 40 anni fa era altra cosa che viverle oggi – spiega il vicepostulatore – oggi magari rientrano nella normalità perché è l’auspicio di tutta la Chiesa anche ad intra. Ma un tempo non era così. Non è un caso che sia stato richiamato a più riprese anche dalla stessa Santa sede”.

Per la giornata di oggi 20 aprile sono previsti diversi appuntamenti organizzati sia ad Alessano, il paese in provincia di Lecce dove don Tonino è nato, sia a Molfetta (Bari), diocesi di cui è stato vescovo e dove arriverà l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi che presiederà la concelebrazione eucaristica alle 19 in cattedrale.
“Siamo felici di celebrare il trentesimo anniversario del giorno di nascita al cielo di don Tonino Bello. Siamo tutti in attesa della beatificazione che avverrà quando la Chiesa riconoscerà un miracolo avvenuto grazie a Dio e per intercessione del venerabile don Tonino Bello – conclude fra Alessandro – Il popolo è in preghiera perché attende che il Signore confermi attraverso questo miracolo la sua santità di vita. È necessario il primo miracolo per la beatificazione e poi un secondo miracolo per la canonizzazione”.

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