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Messina. “Una casa… con dolcezza” fiera del dolce per ragazza diversamente abile

Sabato 19 e domenica 20 febbraio, il gruppo “Padre nostro … Padre di tutti”, in collaborazione con l’Ufficio Missionario Diocesano e con la parrocchia “San Camillo”  di Messina, ha vissuto una forte esperienza di solidarietà e comunione: “Una casa … con dolcezza”, 18ª fiera del dolce, con abbinati una mostra e un sorteggio.

I contributi raccolti in tale circostanza verranno utilizzati per migliorare la qualità di vita di Martiale, una ragazza ventiquattrenne, diversamente abile, di Lome (Togo). Rimasta orfana di padre all’età di un anno, è cresciuta con le premurose cure di mamma Carolina e di un fratello, affrontando tante difficoltà legate non solo al grave handicap, ma anche alla mancanza di una casa propria. Nel 2016 l’associazione “Martiale” di Messina ha comprato un terreno edificabile e adesso, con il ricavato della fiera, si cercherà di completare la costruzione della casa e di un annesso negozietto per avviare un’attività commerciale utile al sostentamento della famiglia.

Consapevole di quanto sia fondamentale per ciascun uomo vivere la gioia del “focolare domestico”, avere un “nido” decoroso, anche se essenziale, nel quale coltivare affetti, passioni, riposare, ritrovarsi, imprimere gli aspetti della propria personalità, nonché poter conquistare anche una certa autonomia di reddito, onestamente e con grande soddisfazione personale, il gruppo “Padre nostro … Padre di tutti”, con entusiasmo, ha subito adottato questo microprogetto per donare gioia e maggiore serenità ad una famiglia particolarmente provata.

L’iniziativa, proposta nel rispetto delle norme anti covid, ha coinvolto numerose pasticcerie e panifici della città che con tanto affetto e generosità si sono resi disponibili ad offrire dei dolci ben confezionati, esposti sui nostri “tavoli solidali”. Numerosa l’affluenza dei fedeli della parrocchia “San Camillo”, tanti gli amici che hanno contribuito al buon esito della fiera, costante la presenza del parroco, padre Médard Aboue, e degli altri padri Camilliani, che ci hanno supportato ed arricchito donandoci le loro testimonianze di missionari in Africa.

Accogliente e festoso, quindi, il clima venutosi a creare tra i vari partecipanti alla fiera; importanti i dialoghi tra i visitatori, scaturiti dalla lettura delle “Caramelle di Dio”, le famose frasette che il gruppo offre in ogni iniziativa solidale o di evangelizzazione; davvero sorprendente come possano nascere delle relazioni vere e cariche di senso, quando si condividono gli ideali e si lavora insieme, in unità di intenti e desideri, quando gli animi si proiettano concretamente verso i fratelli meno fortunati, al di là di ogni barriera e lontananza; allora è vera fraternità, cresce l’entusiasmo e i cuori palpitano di gioia e diventano piccole scintille dell’amore di Dio, che “tutti unisce come in un abbraccio e tutti ama, nella carità”.

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