Messina, un grande regalo di Natale per Rosa: dopo 8 anni riabbraccia la sua famiglia

di Elisa Borruto e Laura Gembillo – Il 2023 ha portato un bellissimo regalo di Natale. La mattina del 7 gennaio il telefono di Casa di Vincenzo (il dormitorio Comunale di Messina) ha squillato per vedersi realizzare un miracolo per una delle sue ospiti. casa-di-vincenzo2-300x215 Messina, un grande regalo di Natale per Rosa: dopo 8 anni riabbraccia la sua famigliaLa signora Rosa, è ospite presso la struttura di Casa di Vincenzo da circa un anno è mezzo. Vi è arrivata da sola, una volta raggiunta la stazione di Messina. Di nazionalità romena, era giunta in Italia ben 8 anni fa e aveva lavorato presso privati come badante e colf. I suoi familiari erano all’oscuro che si trovasse in Italia, avevano perso le sue tracce, non ricevendo più sue notizie, non avendo più modo di contattarla e cercandola ovunque senza mai darsi pace. La donna aveva ancora con sé i recapiti dei figli, ma nella sua condizione di sofferenza psichica che le recava appiattimento socio-affettivo, non si sentiva pronta a contattarli, con il grande desiderio però di ritornare alla sua casa nel suo paese, di cui spesso parlava con nostalgia.

Instaurata una relazione di fiducia con un costante lavoro di supporto, sostegno e affiancamento sociopsicoeducativo da parte dell’equipe di Casa di Vincenzo svolto in rete con le associazioni e i servizi offerti dal territorio, la Signora ha lentamente manifestato un’apertura nella ricerca dei figli per ricongiungersi a loro. Qualche giorno prima del 7 gennaio difatti Rosa, grazie al lento e lungo lavoro di introspezione e consapevolizzazione effettuato dall’equipe, ha espresso agli educatori la volontà, il desiderio e il forte bisogno di voler tornare a casa e tentare di contattare i suoi figli, nella speranza di potersi ritrovare.

Gli educatori hanno immediatamente accolto la richiesta della donna e, attraverso un’opera di mediazione emotiva, familiare e linguistica, sono riusciti a contattare la figlia e il fratello della signora, fornendo loro recapiti e contatti e facendosi punto di riferimento per tutto il loro viaggio, dato il grande impatto emotivo che aveva dato loro la notizia del ritrovamento. I familiari di Rosa, increduli e colmi di gioia per la chiamata ricevuta proprio il giorno dopo aver chiesto la grazia di poterne avere notizie presso un santuario, sono immediatamente partiti in auto da Bucarest fino a Messina, guidando senza sosta ininterrottamente. Incredibile e ineguagliabile la forza della figlia e del fratello, che al loro arrivo hanno raccontato la grande energia che li ha accompagnati e il grande desiderio di porterla riabbracciare e potersene prendere cura. Ed è così che la mattina del 7 gennaio hanno comunicato di essere giunti finalmente a Messina. Gli altri familiari la attendono a braccia aperte in Romania.

La famiglia ha ringraziato tutta l’equipe di Casa di Vincenzo per essersi presi cura con tanta dedizione, dolcezza e profondo rispetto della signora per tutto questo tempo, riportandola a loro e, così, hanno sentito di voler esprimere la loro gratitudine per il ritrovamento, donando dei pasti e altri alimenti a lunga conservazione agli altri ospiti della struttura. La famiglia e la signora hanno con gioia espresso agli educatori la volontà di rimanere in contatto con la struttura per aggiornarli sul loro viaggio di ritorno e condividere loro la gioia di poter circondare d’amore la loro cara con foto, video e chiamate. Indescrivibile a parole il momento del ricongiungimento familiare. Il fratello della signora in lacrime, dopo averla riabbracciata, ha esclamato: “Oggi è finito il nostro dolore, la vita è di nuovo bella!”.

Grande commozione e felicità da parte dell’equipe di Casa di Vincenzo per il lieto ricongiungimento e un nuovo inizio nel percorso di Rosa, che ha saputo donare agli educatori una grande lezione di dignità, generosità e resilienza. La cosa più bella durante quest’anno, è stata vederla protagonista attiva della sua scelta, artefice di se stessa, ricca di coraggio nell’affrontare le sue fragilità per ripartire dall’istante in cui la sua vita si è spezzata.

La donna ha sempre lasciato trapelare il dolore di quel taglio emotivo avvenuto, senza una chiara ragione logica, con i propri familiari, lasciando gli educatori del servizio per lungo periodo impotenti dinanzi a tale malessere. Per tutta l’equipe, questo è un Messaggio di speranza che alimenta con forte passione la motivazione che li spinge a lavorare in un servizio così affascinate, quale è Casa di Vincenzo, nella cura della Persona, provando a restituirla e renderla visibile a se stessa, ancor prima che all’occhio sociale.

Rosa “che rideva contro le paure e le lacrime, che ha apprezzato il suo equilibrio instabile, nonostante tutto che ha continuato ad essere vita, nonostante tutto.”

Una qualsiasi mattina di gennaio è di nuovo Natale!

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