di Francesco Polizzotti – L’inclusione inizia a scuola, ma prosegue nella società e in famiglia. Tanti gli spunti interessanti venuti fuori dall’iniziativa Cisl, Anolf, Cisl Scuola e AIMC all’Antonello.
«Si parta con una mappatura della presenza degli studenti stranieri nelle scuole cittadine e si avviino progetti per favorire l’integrazione». A scuola “nessuno è straniero”, è l’iniziativa che la Cisl ha organizzato con l’Anolf, la Cisl Scuola e l’Associazione Maestri Cattolici, come momento di approfondimento e crescita proprio sul fenomeno della presenza di studenti stranieri nelle scuole cittadine che si è tenuto all’Istituto Antonello di viale Giostra. Il dibattito, moderato dal giornalista Emilio Pintaldi, è stato impreziosito dalle testimonianze dei docenti e degli studenti stranieri che hanno raccontato la loro storia e le difficoltà durante il periodo iniziale di integrazione. Dai giovani Focay e Amanda, studenti dell’Antonello, a Milar Bomirige, padre di uno studente della Boer, allo stesso dirigente scolastico della Boer-Verona Trento, Santi Longo. E fondamentale, ha detto il segretario generale della Cisl Messina, può essere il ruolo del sindacato e delle associazioni a tutela degli immigrati.
«Possono essere da supporto e al servizio di questi ragazzi che arrivano nel nostro paese trovando barriere ed ostacoli per integrarsi – ha detto Antonino Alibrandi – La prima barriera è quella della lingua. È necessario – propone Alibrandi – costruire un percorso condiviso, con una mappatura della presenza degli studenti stranieri nelle scuole cittadine, con la presa in carico ed il supporto attraverso a una rete che comprenda sia l’istituzione scolastica che l’amministrazione comunale, creando all’interno delle scuole degli spazi dove questi giovani possono trovare aggregazione ed integrazione, supportando al tempo stesso l’accompagnamento e l’inserimento nel nostro sistema scolastico prima e lavorativo dopo». «Attraverso diversi progetti – ha evidenziato il Provveditore Stello Vadalà – abbiamo istituito delle classi per l’apprendimento della lingua della lingua italiana perché l’integrazione parte decisamente da questo aspetto. Ma abbiamo anche pensato all’eventuale riconoscimento del titolo di studio che magari hanno acquisito in patria».
«La scuola – ha invece affermato l’assessore Massimo Finocchiaro – è il primo luogo dove iniziare a sensibilizzare non solo i ragazzi ma anche e soprattutto le famiglie. I docenti hanno un ruolo importantissimo nello stimolare la cultura dell’integrazione e dell’inclusione». «Il problema principale per i neo arrivati in Italia – ha spiegato la rappresentante della Aimc Messina Annabella Cavallaro – è proprio la mancanza di padronanza della lingua e non riescono ad acquisire questa competenza linguistica in breve tempo. Occorrono quindi percorsi progettuali sia in orario scolastico che extrascolastico con laboratori specifici per avere un supporto ulteriore per favorire il processo di inclusione».
L’iniziativa è stata conclusa dai saluti della segretaria generale della Cisl Scuola Messina, Mariella Falcone, della dirigente scolastica dell’Istituto Antonello, Laura Tringali e dal presidente dell’Anolf Cisl Yohannes Gebrehiwot.