Messina. Prima Messa in Stazione Centrale per (ri)partire da Cristo Servo

di FraPè – In un pomeriggio tranquillo tra gli annunci degli arrivi e delle partenze di treni, nella piccola cappellina della stazione centrale di Messina si celebra Messa. A celebrarla dopo più di dieci anni dall’ultima celebrazione è Don Matteo Culletta. Un prima messa in tutti i sensi per il novello sacerdote ordinato da Mons. Accola nella Cattedrale di Messina il 18 marzo di quest’anno.don-matteo-1-300x225 Messina. Prima Messa in Stazione Centrale per (ri)partire da Cristo Servo

Un prima Messa in un luogo particolare, sicuramente pieno di significato. Un luogo di arrivi e partenze, ma anche un luogo di incontri, dove la vita scorre nella suo divenire, dove agli arrivi dei treni in maniera particolare quando erano affollati di gente che, ancora non conosceva lo smart working, e di studenti non ancora avvezzi alla didattica a distanza, sono dimostrazione palese di quanto siamo vittime della frenesia. Il lockdown ha interrotto molte nostre abitudini tra cui le corse lungo i binari o nei sotto passaggi.

In un contesto dove ormai si respira un silenzio monastico interrotto sporadicamente dalla voce dello spiker che annuncia i vari treni e le stazioni dove ferma, in quella cappella si celebra l’incontro per antonomasia tra l’uomo e Dio (ovviamente per chi crede).

Il novello sacerdote emozionato, ha celebrato alla presenza dei Frati Minori che della cappella sono i responsabili. La loro attività pastorale non è limitata solo all’interno della stazione, ma come è desiderio dell’arcivescovo Mons. Accolla e del Vescovo ausiliare Mons. Di Pietro, i Francescani che amano definirsi di “strada”, svolgono il loro servizio tra i poveri che orbitano nei dintorni della Stazione Centrale e Marittima, facendosi presenti in varie zone della Città, servizio svolto non solo con l’Ofs ma anche con diversi giovani che si stanno avvicinando allo stile francescano di svolgere il servizio tra gli “ultimi”

Presenti alla celebrazione due rappresentanti dell’Ofs del Santuario Nostra Signora di Lourdes, dei Francescani di Strada e tre persone che normalmente frequentano la Stazione Centrale per beneficiare dei pasti che quotidianamente le associazioni distribuiscono. Si è rigorosamente rispettata la normativa anti-covid.

Alla fine della celebrazione a Don Matteo è stato regalato un grembiule come ricordo di quella prima messa e come esortazione ad essere servo e pastore in un Chiesa che da testimonianza quando sa indossare la prima vera veste liturgica indossata da Cristo quando lavò i piedi agli apostoli, il grembiule.

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