Oggi 7 dicembre 2022 esce nelle sale cinematografiche Chiara. Un cast tutto italiano guidato da Susanna Nicchiarelli, per raccontare, quasi svelare, la testimonianza di Chiara, la fondatrice delle Clarisse, in una ricostruzione immersa nel Medioevo, tra i costumi da Oscar di Massimo Cantini Parrini e la musica sacra rilanciata con la gioia di un musical alla Jesus Christ Superstar.
Domenica 11 dicembre alle ore 21.00, i Frati Minori del Santuario di Lourdes insieme ad Umberto Parlagrecco proprietario della Multisala Iris Via Consolare Pompea, hanno pensato di coinvolgere tutta la Famiglia Francescana di Messina e tutti i simpatizzanti di Francesco e Chiara di Assisi alla proiezione del film, a seguire un confronto con Fra Benedetto Amodeo e Fra Arturo Milici specializzati in francescanesimo.
Un’occasione per stare insieme e scoprire una figura a volte “adombrata” dall’immagine di Francesco.
Nel film come nei documenti Chiara appare diversa rispetto a come viene descritta in alcuni testi biografici. Chiara “una di noi”, Chiara “ribelle”, “femminista”, Chiara che non sta un passo indietro ad un uomo, che crede nella sorellanza, sfida i canoni con il suo esempio: povertà al posto di bei panni nobili, solidarietà e uguaglianza al posto di comfort zone. Descritta così, rivelata in un certo senso rispetto al giudizio comune, potrebbe essere una rivoluzionaria contemporanea.
Chiara era una ribelle, era una femminista, era carismatica, in tutto quello che ha fatto e che è riuscita a fare, ottenere una regola sua dove in primo piano c’è l’osservanza della Santissima Povertà e non la clausura che in un certo qual senso le viene imposta. Rivoluzionario è il suo modo di essere testimonianza del Vangelo al pari di un uomo, Francesco. Aveva 18 anni Chiara, figlia del conte Favarone di Assisi, quando ha lasciato tutto e si è messa in cammino per conformarsi a Cristo Povero e Crocifisso.
Il film è un ritorno alle radici del pensiero e della sua figura umana, oltre che spirituale, con un lavoro di ricerca molto accurato e la decisione di affidarsi alla lingua volgare duecentesca.
Un film da vedere per scoprire una figura di donna veramente attuale e bella.