In occasione della Giornata della vita Consacrata che si celebra il 2 febbraio, il Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Angelo Giurdanella, invita i religiosi e le religiose ad un momento di preghiera e riflessione. Alle ore 11,30 il Vescovo presiederà la santa messa.
Di seguito la lettera del Vescovo ai consacrati e alle consacrate
Carissime/i,
il 2 febbraio ricorre la festa della Presentazione del Signore. Nell’oriente cristiano questa festa è detta “Festa dell’incontro”: è l’incontro tra il Dio bambino che porta novità e l’umanità in attesa, rappresentata dagli anziani Simeone e Anna, nel tempio.
In tutta la Chiesa si celebra la Giornata della Vita Consacrata. Come Gesù, presentato e offerto, così ogni consacrato è un’offerta accolta dalla Chiesa e presentata a Dio quale primizia di tutto il popolo cristiano. L’appartenenza alla “madre Chiesa” rende tutti i consacrati “fratelli e sorelle”.
Il primo modo di dare testimonianza è quello di mostrare la gioia del Vangelo. “Solo se la nostra testimonianza è gioiosa – scrive Papa Francesco – potremo attrarre uomini e donne a Cristo, e tale gioia è un dono che si nutre di preghiera, di meditazione della Parola di Dio, della celebrazione dei sacramenti e della vita comunitaria”.
Invito i cari presbiteri a ricordare alle loro comunità l’importanza della Vita Consacrata e a pregare per chiedere il dono di nuove vocazioni alla vita religiosa per la Chiesa e per la nostra
Diocesi. Una chiesa locale senza la presenza della vita consacrata sarebbe una chiesa orfana e non completa.
A tutti voi Consacrate/i rinnovo la gratitudine dell’intera Diocesi per quello che siete e fate e vi incoraggio ad essere ogni giorno “signum fraternitatis” e “servitium charitatis”. Fateci vedere la bellezza della vita fraterna.
Vi auguro di ravvivare, come i discepoli di Emmaus, la gioia dell’incontro con Gesù, camminando insieme a Lui. L’incontro fa ardere il cuore, dà luce agli occhi e vigore ai nostri passi, fino a poter dire “resta con noi Signore perché si fa sera e il giorno volge al tramonto”.
In attesa di incontrarvi, vi saluto con affetto, mentre vi affido a Maria, Madre dei consacrati, chiedendole di custodirvi e di santificare la vostra vita.