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Marsala racconta la storia di “Tri fimmine contro la mafia”

“Filippa, Felicia e Francesca: Tri fimmine contro la mafia” è il titolo di una “due giorni” organizzata, a Marsala, dalle associazioni Accurateatro, I Musicanti, Carpe Diem, Libera e Finestre sul mondo in collaborazione con Navarra editore, per “ascoltare” la voce di tre “Giuste di Sicilia”. Oggi 13 maggio, alle 18, l’associazione Carpe Diem ospiterà Mari Albanese, che presenterà il suo libro (scritto con Angelo Sicilia) dal titolo “Io, Felicia – conversazioni con la madre di Peppino Impastato”, con letture a cura di Luana Rondinelli, Roberta Caly e Giuseppe Di Girolamo.

Domenica 28 maggio, invece, nei locali dell’associazione “Finestre sul mondo”, sarà la volta del reading teatrale che dà il titolo alla ‘due giorni’, con Adriana Parrinello, Giorgia Di Giovanni e Luana Rondinelli che daranno voce rispettivamente a Filippa Di Dia, moglie di Vito Pipitone, sindacalista ucciso dalla mafia a Marsala nel 1947, a Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, e a Francesca Serio, madre del sindacalista Salvatore Carnevale, anch’egli ucciso dalla mafia (a Sciara) nel 1955.

“Abbiamo pensato di offrire alla cittadinanza spunti di riflessione a partire da storie vere, testimonianze, anche attraverso il linguaggio del teatro – spiega l’attrice-regista Luana Rondinelli, ideatrice dell’iniziativa – Da qui l’idea di partire dalle dirette parole di una donna che ha lottato tutta la vita per la verità e la giustizia: Felicia Bartolotta, mamma di Peppino Impastato”.
“Il libro su Felicia Bartolotta è testimonianza che ferma il tempo – spiega Gregorio Caimi, leader de I Musicanti – e per questo ha la capacità di far tornare chi ne fruisce in quella casa di Cinisi in cui una piccola donna apriva la sua porta a giovani di tutto il mondo in nome del suo Peppino, che già prima del suo assassinio prevedeva che la sua missione non sarebbe stata dimenticata, anzi sarebbe cresciuta dopo la sua morte”.

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