• 16 Settembre 2024 21:11

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Feria propria del 21 dicembre

Letture: Cant 2,8-14; Sal 32; Lc 1,39-45

Riflessione biblica

“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”. Alla base dell’amore c’è la fede in Dio che opera prodigi inaspettati, che ci riempiono di gioia e di speranza nello Spirito. Maria-2-300x225 Maria serva della gioiaEsulta Elisabetta: e il suo grido risuona ancora, per rafforzare la nostra fede nel Dio che compie meraviglie: “Grandi cose ha fatto per noi l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono” (Lc 1,49-50). Elisabetta, guidata dallo Spirito, intuisce il mistero che si sta per compiere in Maria e il bimbo che è nel suo seno sussulta di gioia per la presenza del Signore che viene a liberare l’Israele di Dio. “Benedetta tu fra le donne”: benedetta è Maria, perché perché in lei Dio ha manifestato la sua benevolenza per tutti gli uomini e la pienezza della sua grazia verso tutti coloro che credono e si affidano totalmente a lui. Esulta Elisabetta, gioisce Maria, piena di grazia: la sua gioia è interiore, propria di chi si lascia guidare dall’azione di Dio. La sua gioia è disponibilità verso la sua cugina Elisabetta: corre veloce con le ali dell’amore per donare la grazia che ha in seno; “serva del Signore”, si pone al servizio dell’opera che Dio sta compiendo nel seno di Elisabetta e trasmette quell’amore che alberga nel suo cuore verginale e materno: “Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo” (Lc 1,44). “Corre in fretta”: l’amore ha le ali della prontezza, della delicatezza e della gioia: “Dio ama chi dona con gioia” (2Cor 9,7). Gioiamo con Elisabetta e con Maria: e la nostra gioia sia generosa e pronta come quella di Maria, interiore e feconda come quella di Elisabetta, forte e audace nello Spirito come quella di Giovanni, autorevole e vivificante come quella di Gesù.

Lettura esistenziale

maria-300x151 Maria serva della gioia“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda” (Lc 1, 39). Il viaggio di Maria, che oggi il Vangelo odierno ci racconta, nasce dal bisogno di condividere la gioia che Ella ha in sé per quanto le è accaduto, ma nasce anche dal desiderio di esprimere nel servizio alla cugina Elisabetta l’amore che porta nel cuore. Quando ci si incontra veramente con Gesù ed Egli diventa il fulcro della nostra esistenza non si può fare a meno di esprimerlo attraverso gesti di amore, di servizio, di carità operosa. C’è un particolare del Vangelo di oggi che mi colpisce particolarmente e cioè la “fretta” che Maria ha di raggiungere la sua parente. Ma, scusate, mancavano ancora tre mesi prima del parto di Elisabetta, c’era proprio bisogno di tutta quella fretta? Sì, c’era bisogno, perché chi è innamorato corre, vola, non conosce lentezze nel cammino. La Vergine Maria ci ottenga dal suo Divin Figlio un po’ di questa “santa impazienza”, che è l’impazienza dell’amore, perché possiamo portare la Buona Novella del Vangelo a tutti coloro che incontriamo e procedere gioiosamente e con entusiasmo, insieme a tutti i nostri fratelli e sorelle, verso la patria celeste e la luce che non conosce tramonto. Amen.