• 20 Settembre 2024 8:30

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Suor Cristiana Scandura

Assunzione della B.V. Maria

Letture: Ap 11,19; 12,1-6.10; Sal 44; 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56

“In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda” (Lc 1, 39). Le cose di Dio meritano fretta, anzi le uniche cose del mondo che meritano sollecitudine sono proprio quelle di Dio, che hanno la vera urgenza per la nostra vita. Maria entra nella casa di Zaccaria e di Elisabetta, ma non entra sola. Vi entra portando in grembo il Figlio, che è Dio stesso fatto uomo. Certamente c’era attesa di lei e del suo aiuto in quella casa, ma l’evangelista ci guida a comprendere che questa attesa rimanda ad un’altra attesa, più profonda. Zaccaria, Elisabetta e il piccolo Giovanni Battista sono, infatti, il simbolo di tutti i giusti di Israele, il cui cuore, ricco di speranza, attende la venuta del Messia Salvatore. Ed è lo Spirito Santo ad aprire gli occhi di Elisabetta e a farle riconoscere in Maria la vera arca dell’alleanza, la Madre di Dio, che viene a visitarla.

Giovanni Battista nel grembo della madre danza davanti all’arca dell’Alleanza, come Davide; e riconosce, in Maria, la nuova arca dell’alleanza, davanti alla quale il cuore esulta di gioia. Ella apre il nostro cuore alla speranza, ad un futuro pieno di gioia e ci insegna la via per raggiungerlo: accogliere nella fede, il suo Figlio; non perdere mai l’amicizia con Lui, ma lasciarci illuminare e guidare dalla sua Parola; seguirlo ogni giorno, anche nei momenti in cui sentiamo che le nostre croci si fanno pesanti.

Maria, l’arca dell’alleanza che sta nel santuario del Cielo, ci indica con luminosa chiarezza che siamo in cammino verso la nostra vera Casa, la comunione di gioia e di pace con Dio.