Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario
Letture: 2Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42
Riflessione biblica
“Fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio” (Mt 5,38-42). C’è una logica che guida le nostre relazioni umane. C’è la logica della prevaricazione: quella dell’odio senza misura, praticata da Lamec: “Ascoltate la mia voce; mogli di Lamec, porgete l’orecchio al mio dire. Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamec settantasette” (Gen 4,23-24). C’è la logica della stretta giustizia, fredda vendetta per il male ricevuto: “Pagherai vita per vita: occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido” (Es 21,23-25). C’è la logica della non-violenza, che cerca una “giustizia sovrabbondante”: “Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina” (Rom 12,19), ricordandoci che “il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia” (Gc 2,13). Facciamo trionfare l’economia dell’amore, come vuole Gesù. Offriamo il balsamo del perdono: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, per essere figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,44-45). Non è facile, ma usiamo la logica di Gesù: “insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia” (1Pt 2,23). È la via dei veri discepoli di Gesù: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite” (Rom 12,14-21). È la via dell’amore: ci rende simili a Dio e ci fa compiere nella pace il cammino di santità: “Diamoci alle opere della pace e alla edificazione vicendevole” (Rom 14,19).
Lettura esistenziale
“Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra” (Mt 5, 38s). Nella storia dell’umanità nessuno ha mai pronunciato parole più rivoluzionarie di queste. Parole che, prima di tutto ha vissuto e incarnato e poi ha pronunciato Nostro Signore Gesù Cristo. Ed ha concesso anche a noi la grazia e la capacità di viverle, di metterle in pratica. Ma se siamo sinceri, dobbiamo ammettere che talvolta noi non riusciamo ad amare nemmeno chi ci ama ed invece di essere grati, disprezziamo e feriamo anche chi ci vuol bene. Se non riusciamo ad amare nemmeno quelli che dovremmo amare, come riusciremo ad amare perfino i nostri nemici? Questo non è solamente “difficile”, ma semplicemente “impossibile” se cerchiamo di realizzarlo con le nostre forze. È invece un “dono” di Dio, un dono da chiedere, un dono da accogliere. Tutto nasce da questa esperienza: se io mi rendo conto di essere un peccatore perdonato, uno per cui Gesù Cristo ha versato il Suo preziosissimo Sangue sulla Croce, non posso giudicare il mio fratello che, come me, sbaglia, non posso non amarlo, non posso non fare di tutto perché si salvi.